6.7.15

Come reagire alla rabbia delle donne


C'è un uomo da punire!
Non importa se quelle colpe le ha commesse lui, se si riferiscono ad altri tempi ed epoche, non importa se sei tu nel tuo intimo che non ti senti forte, valida e degna, non importa! È importante che il nemico ci sia e sia fuori di te, che tu ti senta buona e senza macchia. Solo così la tua insofferenza e la sofferenza di tante donne nel passato, magari l'insoddisfazione di tua mamma, tua nonna, tua zia, la tua insegnante, potrà essere compresa dall'universo maschile schiacciato e costretto a subirla. E poichè non importa se la colpa è stata sua allora spari a raffica su chiunque appartiene a quella categoria, qualunque età abbia, anzi no. 

Se sei mamma, fino ai primi due anni di vita, forse speri ancora che quell'uomo in bocciolo che hai partorito sia diverso. Ti scontri ben presto con la dura realtà: questo ometto in miniatura per crescere ha bisogno di differenziarsi e deve poter sperimentare il valore di un 'no'. Questo ti manda in crisi: "non sono una buona madre, ecco mi rifiuta, eccone un altro, l'ennesimo!"

Ma poi quel furbetto sa farsi amare e fa tante coccole e allora eccoti di nuovo pronta ad essere tutta per lui...ma ecco che una nuova fase si affaccia. A 6-7 aa desidera avere amici con cui giocare "ecco l'ingrato, mi sta già abbandonando."

Ma poi ritorna ancora così coccolone, così voglioso di sperimentarsi ed essere guidato e le acque si chetano nuovamente: è la fase di latenza, sempre più breve e con troppi stimoli non ancora del tutto comprensibili. Ma non è ancora finita: arriva l'adolescenza con i suoi si (così pochi) ed i suoi NO (così tanti) (così troppi) ed i suoi urli 'lo vuoi capire si o no che sono una persona come te ma diversa da te?'.

Ed ecco che nei più arriva la frattura, "quel fagottino che eri e non sei più è sparito e sei rimasto solo un giovane uomo come tutti gli altri e mi abbandoni anche tu" e giù con di tutto 'sei un ingrato, non sei capace ma quando cresci, mai che ti vedessi fare una cosa giusta..." Eccolo lì, distrutto inerme. Esternamente un bel ragazzo ma interiormente quasi un vegetale senza più la consapevolezza del valore di sè.
Ecco cosa può produrre una donna aggressiva.


Per lui: con quale animo ti affaccerai alle relazioni intime? Riuscirai a credere che ce la puoi fare o sarai sempre un passo indietro ad ogni donna forte che incontri e le uniche a cui potrai permetterti di avvicinarti saranno le così dette crocerossine o peggio ancora quelle che Nardone chiama le "leccatrici di ferite"? oppure ricercherai costantemente una donna che ti svaluta per cercare di dimostrare che in realtà vali? Smetti di compiangerti e riprenditi in mano il tuo potere.

Per lei: qualunque siano le tue ragioni e i tuoi dolori puoi sempre scegliere di andare avanti e di volerti bene per come nessuno forse ha saputo volertene. Scaricare la tua sofferenza su di un altro ti renderà ancora più vuota, triste e sola. Dietro alla corazza anche tu sei un essere umano come tutti gli altri ed hai voglia di essere amata per poter imparare ad amare. Riprendi le redini della tua vita e della tua felicità, non confonderti. La vendetta non ti appaga.


Come intervenire con una donna aggressiva

"Non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire". Se una persona ti offende, ti insulta, ti aggredisce, scansati. E' il primo modo per interrompere la violenza. Se è accanita non sarà disposta ad ascoltarti finchè non avrà esaurito tutte le sue cartucce, e ne ha tante!

Se è una persona a cui sei legato: ti allontanerai giusto il tempo di lasciarla calmare e poi proverai a parlarci in serenità a mente lucida (la tua e la sua).

Se è una persona che stai conoscendo adesso: gira alla larga se non vuoi fare il salvatore a vita.

A volte le persone vanno lasciate nel loro maremoto interiore a decantare. Un persona ferita sente il bisogno prima di tutto di difendersi e benché animato da tutte le migliori intenzioni non prendertela ma non hai alcun potere di farle firmare un armistizio se non è lei a volerlo. Ci saranno sicuramente tempi migliori e certamente altre donne pronte a volerti conoscere.



Seguirà a breve il post sulla rabbia degli uomini e come difendersene.




24.6.15

Le emozioni dipingono i volti. E tu come stai messo?

Esiste una unitarietà mente corpo che non può essere scissa se non a costo di un grosso investimento energetico. Il modo come ci sentiamo è riflesso fuori di noi. Gli antichi dicevano "L'occhio è lo specchio dell'anima!" per dire che il corpo non mente.
Le nostre espressioni risentono dunque del nostro stato emotivo interno. Vi accorgete di quando siete in giro per strada e siete felici e senza che vene rendiate conto tutti si girano a guardarvi, vi sorridono più facilmente, vi cedono il passaggio mentre quando siete ingrigiti dal malumore nessuno quasi si accorge di voi? E se poi siete furiosi dalla rabbia la gente vi scansa automaticamente, e sembra quasi che tutto il mondo vi eviti? 
Anche le rughe finiscono per tracciare i solchi delle nostre espressioni principali. Abbiamo dunque un ottimo motivo per lasciarci attraversare da emozioni positive che lascino segni di positività sul nostro volto che appare solare, aperto, curioso, socievole, limpido piuttosto che corrugato, preoccupato, arrabbiato, dubbioso e scrutante. 



Se provate a fare un esercizio semplice semplice e guardate negli occhi una persona per anche solo mezzo minuto vi accorgerete che sarà istintivo cercare di entrare nell'emozione dell'altro, di assumere la sua espressione. Vi invito a farlo ed a sentire come ci state. 
Ora pensate che se non fate pace con le vostre emozioni più spiacevoli le diffonderete in giro ogni volta che incontrate qualcuno. Fate invece un bell'esercizio e provate a diffondere gioia attorno a voi, certamente vi ritornerà indietro come un boomerang: uscite di casa sorridendo ogni mattina, salutate per primi anche se l'altro non vi ha notato questa volta, non importa, vi noterà la prossima volta. 

Non nascondete la bellezza del vostro sorriso. le emozioni contagiano e lo sa bene chi lavora in ambienti tristi. Accendi la musica e mettiti a ballare, dentro di te, lo puoi fare, puoi essere felice, basta solo che tu te ne dia il permesso. La felicità parte proprio da quel permesso di essere felice che tu ti dai. Non sta in null'altro.


10.6.15

La corsa dell'uno è la corsa di tutti

"Quello che ho sentito in questo gruppo è che la corsa dell'uno era la corsa di tutti" dice un partecipante a fine workshop dopo il secondo fine settimana intenso, così intenso da far dire "Se quello di prima era potente, questo lo supera!". E già, lo diciamo sempre anche noi che chi vuol davvero lavorare sugli aspetti che entrano in gioco nella relazione non può accontentarsi del Corso Base, del I livello, del seminario. Sarebbe come sapere che c'è un manuale ma non esercitarsi ad usarlo e neanche leggerlo. 


L'esperienza è stata piena per tutti. Ciascuno impegnato a scoprire e riscoprire se stesso, il proprio mondo interno, cosa ci sostiene e cosa ci condiziona, come in fondo tra le tante diversità che generalmente percepiamo in realtà siamo così simili nelle dinamiche e per questo ci definiamo appartenenti tutti al genere umano. Noi, i nostri punti di forza e le nostre fragilità, la scoperta di sentirsi potenti e di riprendere in mano le redini di se stessi. Conduttori e partecipanti insieme in una avventura che ogni volta è originale e stupisce per le forme che prende. 

L'immaginario comune di fronte alla proposta di Essere single Essere in coppia è sempre molto vario. 
Ci sono gli scettici che pensano che tutto è già risaputo; c'è chi è attratto immediatamente ma poi ci ripensa; chi pensa che è "roba da sfigati" ma poi scopre che questo è solo uno dei tanti modi per restare fermo e non darsi valore prima ancora che non darlo agli altri; e c'è l'entusiasta che sin da subito ne coglie gli aspetti più profondi e le potenzialità sorprendenti e si lascia andare fino alle profondità di se stesso desideroso come è di mettere in moto un cambiamento.

Continuiamo a raccogliere imperterriti i feedback di chi è in qualche modo venuto in contatto con il percorso ESEC anche tempo addietro per sapere che uso ne ha fatto nella propria vita. Ogni volta ci auguriamo che la partecipazione ai nostri corsi non sia come una figurina da collezione presa e portata a casa per avere un alibi chiaro "Ho fatto anche questo, ora la vita mi deve sorprendere!".

La nostra idea è che la vita ci può sorprendere solo se vogliamo farci sorprendere, che stare con le braccia conserte non serve, che le corazze che indossiamo per anni non svaniscono magicamente perché improvvisamente desideriamo di "trovare l'amore". Ed a ciascuno è richiesto l'impegno che può e che vuole mettere in gioco, solo quello. Nulla di più.

Grazie a quanti dal 2010 ad oggi hanno partecipato, ci hanno sostenuto ed incoraggiati e si fanno portavoci di diffondere questo percorso tra amici, parenti e conoscenti.


8.5.15

Come posso difendermi dal dolore e dalla paura della solitudine

A volte ti trinceri dietro al tuo grigiume, altre volte dietro alla rabbia, altre volte nel silenzio e nel mutismo, altre volte nell'indifferenza. Non ti serve sai! In molti vedono i tuoi diversi stati d'animo e li scambiano per carattere, chi ti ama sa che cosa provi veramente e sta li ad aspettarti. Per sempre? Questo non te lo può dire nessuno, non mettere mai alla prova chi ti ama solo per il gusto di vedere come reagirà. La vita da se stessa serve gratuitamente situazioni in cui l'altro potrà rivelarsi per quello che è veramente in relazione a te. Non sfidare la vita anticipandone i passi, nessun frutto può essere raccolto fuori stagione, nessuna mela può essere gustata se è ancora acerba e la relazione ha bisogno di tempo. Quale albero non gliene darebbe?
Quando ti senti solo, cerca una amico. Se non te ne viene in mente nessuno prova a cercarne di nuovi. Molto spesso le uscite per escursioni, le visite guidate, le gite in barca, il far parte di una associazione, un corso di pittura, di lingua o di... e molto altro possono essere occasioni di incontro.
Non ti chiudere a riccio, allarga la tua disponibilità a condividere e vedrai che la tua cerchia relazionale aumenterà con essa.

Annaffia ogni giorno o ad ogni occasione possibile la piantina della relazione senza esagerare e vedrai che ben presto ti sentirai meno solo. Proponi agli altri qualcosa da fare/condividere e vedrai che prima o poi anche gli altri cominceranno a cercarti. Sarà questo il baccello di fiore che spunta. E sarà un nuovo tempo ed un nuovo modo di prenderti cura della nuova relazione che sta maturando.


(Immagine di Walter Kostner)



22.4.15

Voglio trovare l'amore vero

"Voglio una relazione seria" ma non ci entro, non ci so stare, me ne vado prima di aver scoperto cosa l'altro mi può dare. 
Quante volte ti dici: "Da questa storia non ne viene fuori nulla di buono". 
70/100 che è vero. I tuoi radar interni per qualche strano motivo che i più chiamano sensazioni, gli psicologi chiamano percezioni e motivi inconsci, riconoscono che gli occhi si sono posati sulla persona sbagliata.
Poi ci sono volte in cui hai paura, si te la fai proprio sotto. Perché un rapporto serio e duraturo ti costringe (benevolmente intendo) a fare i conti con la verità di te stesso, con ciò che sei veramente. L'altro ti fa da specchio. E non come l'amico che poi se ne torna a casa, ma come uno che sta li e vede tutto di te, il bello di cui si è innamorato, ed il brutto di cui se sta ancora li è perché vorrebbe potersene innamorare ma anche sollevarti. Non tutti sono pronti ad accettare che per ciascuno è vero quanto è vero nel simbolo del Tao e che c'è un pò di bene nel male e un pò di male nel bene. 
Lo sappiamo, sappiamo dire "Anche io sbaglio...a volte" (della serie "Se proprio devo ammetterlo") ma poi guai se qualcuno ci fa osservare che non siamo perfetti e ce lo ricorda ogni volta che cadiamo nella stessa reazione antipatica, vittimistica, rabbiosa, svalutante, critica, distruttiva, ecc. 
E poi "Antonella sei proprio sicura che vorrebbe potersi innamorare anche dei miei difetti?". Se proprio lo vuole consapevolmente non non ne sono sicura, ma so per certo che l'Amore ti sta accanto in tutto, anche nelle tue pecche più grandi, e solo tu gli puoi aprire la porta. Se le temi tu le tue parti buie, non potrai mai e poi mai reggere ad una relazione duratura che ti mette di fronte alla nudità di te stesso. Chiederai sempre a qualcun'altro di vedere solo il bello di te, ed è impossibile. Perché non è questa la verità su di te, perché non è così che è la persona. Ricordi? Perfettibile si ma non perfetto.
A volte devi solo imparare a guardare lontano, un pò più lontano del tuo quotidiano e vedere oltre le tue paure. Solo così potrai sapere se sei in quel 30% di relazioni che invece non vanno a buon fine solo per le tue paure e per le tue idee pre-fissate.

Buona vita a voi naviganti alla ricerca dell'amore vero




9.4.15

In te c'è un sogno: difendilo!

....e costruiscilo anche!
Esatto, la posizione di difesa ci pone contro qualcosa o qualcuno, contro le ingiustizie della vita, contro quei perchè dolorosi a cui da anni non troviamo risposte. E' questo ciò che vuoi per te e per la tua vita? Oppure vuoi sentirti libero di scegliere, di compartecipare alla realizzazione di questo sogno. Ce l'hai, lo custodisci, lo proteggi e ne vuoi fare una capolavoro. Puoi! "Punta i piedi nell'universo, se ci credi lo puoi!" (autocitazione)


A volte sembra più facile rinunciare ma non siamo nati per questo, siamo nati per credere e per costruire, per vivere nel bene e lasciare del bene, anche se nel mondo non esiste solo il bene, e lo sappiamo molto bene questo. C'è però una sorta di equilibrio cosmico che alcuni chiamano vita, altri Dio, altri amore, altri Budda o Tao o in tanti altri modi. In qualunque modo tu voglia chiamarlo sappi che se fai bene bene ti ritornerà, da quale parte ed in che tempo e modo non ti è dato sapere, ma sta certo che ritornerà. 

Vivere per il bene e proteggere, coltivare, nutrire i tuoi sogni può portarti davvero lontano. Non avere paura, va! Di a te stesso frasi carezzevoli ed incoraggianti, forse da piccolo qualcuno te le diceva, ora sei grande puoi dirtele da solo: si chiama autosostegno. Non restarne mai privo.



7.4.15

Rompi le catene: liberati dal vittimismo e vivi la tua nuova avventura

Continuo ad affermare che i single di oggi si portano dentro un codice che oggi non trova riscontro con il mondo sociale, come un cieco che brancola nel buio. 
Da più parti si contribuisce ad instillare buone dosi di vittimismo che non lascia scampo se non alla rabbia la quale, riflettendosi sulla stessa persona, diventa ripiegamento, atteggiamento depressivo e finisce per generare modalità di comportamento che allontanano l'altro. 

Scegliere di percorrere la propria strada, dritta o storta che sia, di addentrarsi in una storia e di starci dentro per dare all'altro occasione di farsi conoscere e a se stessi la possibilità di esplorare se quella storia è veramente per lui, per lei, significa rompere le catene dell'idealizzazione a cui una storia deve "necessariamente" adeguarsi per essere "giusta" o come la immaginavamo nella nostra mente. Solo rompendo argini e catene la vita di relazione diventa un avventura, anzi l'avventura più bella.



23.3.15

L'amore è una cosa seria

E' questo il messaggio emerso dall'ultimo laboratorio di ESEC. Tante volte vorremmo poter pensare solo alle cose belle della vita, alla favola dell'amore, al romanzo, vorremmo viverci le emozioni e non pensare a nulla, vorremmo che ci fossero albe infinite, mezzogiorni di sole e mai tramonti. Si, mai tramonti.

"Chi vuole qualcosa sul serio trova la strada...
...gli altri una scusa."

Non c'è forse un nuovo giorno dopo il tramonto? Ed il giorno precedente non è forse servito per costruire il giorno seguente, cioè l'oggi della tua vita? E allora pensi che ti sia servito quel tramonto per giungere dove sei?
In una storia d'amore il tramonto è molto più spesso aprirsi ad una nuova fase della relazione, meno spesso rappresenta la fine di una relazione. Quante volte pensi il contrario?
Se provi a pensare alla tua vita come una continuità ti accorgi che tutto di te è collegato e che il tuo benessere di oggi dipende in parte dalla storia che hai contribuito a scrivere di te e molto, ma non tutto, dalla tua scelta di oggi: Vuoi essere felice? E lo vuoi per un attimo o per sempre?

"Chi vuole qualcosa sul serio trova la strada...
...gli altri una scusa."

Da questo dipendono molti dei comportamenti che giochiamo nella nostra vita e nelle relazioni di cui ci circondiamo.
Auguriamo buona navigazione nel maremagnum delle relazioni a tutti coloro che in questi 5 anni di ESEC si sono voluti mettere in gioco. Buon proseguimento di vita.



Dott.ssa Antonella Ritacco
Dott. Holger Sawatzki


20.3.15

20 marzo giornata mondiale della felicità

Spulciando qua e là scopro che da alcuni anni l'ONU ha indetto per il 20 marzo la giornata mondiale della felicità. La cosa mi fa subito sorridere, poi mi piace molto. Il giorno prima della primavera, ultimo giorno d'inverno, riceviamo tutti un invito ufficiale: "Siate felici!"
La cosa più naturale del mondo diventa un valore da sancire e ricordare, come se avessimo perso la bussola. Come sempre faccio mi interrogo per me stessa ("So essere felice? Mi prendo a cuore la mia felicità? In che modo?"), per chi mi sta accanto ("Come contribuisco alla felicità di chi è al mio fianco e delle persone a cui voglio bene? C'è altro che potrei fare?"), per le persone che mi chiedono aiuto ("In che modo sostengo, comprendo, sollecito gli altri a raggiungere la felicità? In che modo quel pezzetto di strada fatta insieme all'altro può diventare risorsa interiore per raggiungere con le proprie forze la felicità?) e per la società intera ("Come con il mio essere goccia in un oceano faccio si che la goccia che io sono arricchisca un oceano fatto da così tante gocce da farmi passare inosservata?").

E ripenso dunque al fatto che l'essere felici non è uno status esterno, un abito che possiamo indossare quando ci va e quando no lo riponiamo nell'ultimo scaffale in alto. Ripenso alla scelta quotidiana che siamo invitati a fare, che possiamo voler fare per ESSERE FELICI ricordandoci che la felicità è contagiosa.


Ecco l'articolo che ha generato tutto questo
http://www.cittanuova.it/c/445464/Una_giornata_mondiale_per_la_felicit.html



14.2.15

Prepara per tempo il tuo San Valentino

 "Sono single ma sto cercando di smettere" è l'allegro motto che circola da anni sulle magliette multicolor di chissà quanti single che all'avvicinarsi del Natale o della festa di S. Valentino fuori sono Happy e dentro sono Down. Ma shhhhh!!! Che non si sappia.
E intanto nella vita cosa fanno?

Quasi sempre hanno avuto il cuore ferito, chi di più chi di meno. E come ogni cuore ferito che si rispetti: sanguina, fa male. E allora che fare?! Meglio far finta di non vedere e riderci su...e intanto il tempo passa... OPPURE decidere di chinarsi su questo cuore e vedere che ferita è, che tipo di fasciature e medicamenti possono essere utili perché tutto si rimargini e si possa riprendere ad amare. Ma fa male! Accipicchia se fa male! E non è mica quello di un altro, è il tuo! E fa ancora più male! Ma ancora una volta a te la scelta, puoi decidere se tenerti la ferita e chiudere ogni porta ai sentimenti e all'amore per non soffrire più oppure decidere di usare la valigetta del pronto soccorso che hai in casa, quella che sin da piccolo, senza sapere, hai iniziato a forgiare con tutta la tua grinta e la tua determinazione e smetterla di piangerti addosso quando vedi le altre coppie in giro ed esserne geloso. 
Già, amico caro, se chiudi le porte del cuore sei tu che ti rendi inaccessibile all'amore. Non è l'amore che non ti trova, è che non ti trova pronto. Ci avevi pensato? "E chi se ne importa! Sto bene da solo io!" risponderete in tanti. Ed ecco venir giù la Survivel Guide per non innamorarti, per difenderti dai sentimenti. E non sempre l'hai cercata tu ma se ce l'hai è perché l'hai fatta tua anche se a proportela sono i media, le esperienze in famiglia, tra gli amici ed i parenti e finanche i modi di dire dal banale "meglio soli che male accompagnati" al "L'amore è cieco ma la sfiga ci vede benissimo" di fatti il sottotitolo del corso base di ESEC è proprio "Felici di essere single o single felici?". La vedi la differenza? Un single felice è capace di dare e ricevere amore perchè le sue ferite, quelle che appartengono a ciascun essere umano, sono state medicalizzate e superate. Può stare dunque in un rapporto profondo di ogni genere, amicizia o amore che sia, l'intimità non lo turba. Uno che è felice di essere single è una persona che fa fatica a stare in una relazione profonda perchè l'intimità può diventare ansiogena e fonte di timori esistenziali. Può donarsi a piccole dosi, sa sicuramente ricevere ma tutto entro un certo limite definito di volta in volta dalla profondità delle ferite che si porta ancora dentro. In definitiva sono i suoi disagi e dolori che regolano la bellezza o meno delle sue relazioni, non la sua intenzionalità, non la sua libera scelta, non il piacere o meno di stare con l'altro. 
E allora caro amico, non essere triste per te ma abbracciati e coccolati. Fidanzati prima di tutto con te stesso, scopriti e cercati perché solo così potrai dire a chi incontri la meraviglia che sei e accettare che l'altro ti veda per come sei e non per come vorresti mostrarti.
Prepara per tempo il tuo giorno di San Valentino vale per te che sei single, per te che sei fidanzato, per te che sei sposato, vale per tutti coloro che credono nell'amore e non vogliono rinunciare a vederne il bello ed a farlo fiorire proprio come il contadino non rinuncia ad un albero solo perché in una stagione non ha portato frutto ma vi si dedica con sempre maggiore attenzione studiando il terreno, le foglie e i rami e cercando di capire in cosa e come può rigenerare quel prato, arbusto o albero che sia.

Buon San Valentino nel cuore a tutti!

A.R.





10.2.15

Amare è.... E la chiamano routine. Ma quando mai!!!!!

Amare è....la semplicità della quotidianità! Fare memoria dei momenti speciali! Ricordarsi perchè ci si è scelti! Condividere emozioni ed esperienze! Giocare, azzuffarsi e prendersi in giro ridendo a crepapelle delle gaffe fatte! Riconoscere ed accettare i tuoi limiti e anche i suoi! E' provare a migliorarti ogni giorno cominciando dall'ascoltare l'altro! Vedere i suoi difetti e far vincere i suoi pregi! E' tenersi allenati "gareggiando nell'amore" e quando l'altro ha il fiatone rallentare per farsi raggiungere! E' svelarsi per primi perchè è bello vedersi capiti e perdonati. E' fare pace ricominciando ogni volta da capo! E poi la chiamano routine....ma quando mai!!

27.1.15

Single in coppia? Ma dai che non ci credo!

Stavolta la confusione potrei avercela io se non fosse che cominciano ad essere sempre più frequenti e diffusi: tra i fidanzati, tra i conviventi, anche tra gli sposati. Ma chi sono?
I single in coppia sono tutti coloro che hanno una storia, Sì, ce l'hanno! E spesso anche lunga, e nonostante tutto restano eterni single. La storia li ha chiamati eterni Peter Pan, anaffettivi, poco empatici a volte, egoisti altre volte. Io penso che siano solo single in coppia. Come tutti hanno bisogno di trovare nutrimento al loro lato affettivo ma sono poco disposti a darne, o meglio ne danno tanto quanto basta perchè il partner decida di restare con loro. E se poco poco il o la malcapitata decide di chiedere di più (comprensione, sostegno, ripartizione dei compiti, tempo e momenti speciali nella coppia) da questa relazione, o se ci "scappa" il figlio (cercato o meno che sia) ecco che i "sorci verdi" (detto alla romana) compaiono per casa. Un figlio!!!!! Si quella piccola meravigliosa creaturina che nel primo anno di vita converge tutte le attenzioni su di sè, che nei primi tre anni di vita ti leva anche l'aria e non la puoi mollare un attimo...."Vuoi che non ti chieda di aiutarmi??? Aho! Ma che linguaggio d'amore parliamo io e te? E soprattutto chi siamo diventati io e te?". D'un tratto poco più di due perfetti sconosciuti.
E giù con la crisi del 3°, del 5° e del 7° anno (o per meglio dire mese, stando alle statistiche dell'ultimo decennio e poco più)... La verità è che la relazione è molto di più dello stare insieme. Non si gioca a vita al "far finta che", questo è un gioco che i bambini iniziano a 3 anni circa e smettono già in età prepuberale. Sarà mai che con gli anni che hai sei andato un pò oltre? E giù col vittimismo che non hai mai potuto giocare a pallone con gli amici per strada ed allora ti sei convinto che le relazioni sono come nei videogiochi: l'altro fa sempre e solo quello che piace a te, sennò arrivederci e grazie visto che il "gioco" così come è non ti piace.
Ho una buona notizia: c'è sempre tempo e modo di migliorare, un punto di svolta nella vita. Basta volerlo! Non a parole, per questo son bravi in tanti, ma con i fatti, con i gesti, con le intenzioni, con le attenzioni a te ed all'altro, volendoti bene ma di quel bene che riempie te e anche l'altro. Con tutto ciò che avvia una trasformazione. Ed a volte non è neppure questione di volontà ma di occasioni, solo che per chi ti sta vicino non è sempre facile tenere conto di ciò di cui hai bisogno visto che è oramai saturo/a del tuo ego che impera da anni. Perciò amico/a caro/a punta i piedi su te stesso/a e senza troppi giri di parole prova a fare per una volta un cosa diversa: prova per una volta a mettere l'altro al centro, fa una cosa per l'altro. Non una cosa qualunque ma una cosa che sai che lo renderà felice, una cosa che ti chiede da tempo. 
Sii tu ad iniziare, a cominciare per primo, sorprendilo con questa innovazione. E poi: dagli/lle tempo perchè se ne accorga (te ne ha dato tanto per te stesso e il tuo ego). Dagli/lle spazio per dirti quanto è stato doloroso che in tanti momenti passati tu non ci fossi con tutto te stesso (quando l'altro/a c'è stato è necessario che gli venga riconosciuto, gli equilibri nella vita devono potersi appianare, anche se per il tuo amor proprio potrebbe sembrarti la cosa più difficile da fare). E sii onesto/a fino in fondo, datti un obiettivo e passo dopo passo raggiungi la cima.

E allora buon anno davvero a chiunque vorrà mettersi in cammino per avviare relazioni d'amore veramente appaganti, da adulto ad adulto.


19.1.15

Maneggiare con cura. Grazie!

"Maneggiare con cura!" disse un giorno una ragazza riferendo di quanto aveva detto ad una sua conoscente sul cristallo fragile e delicato che sentiva essere la sua Persona in quel momento. "Maneggiare con cura" dicono indirettamente molte persone che mi si avvicinano chiedendomi aiuto per le più svariate situazioni. "Maneggiare con cura" dice a te ogni persona con cui ti relazioni ogni giorno o solo occasionalmente e te lo dice con la sua timidezza, riservatezza, diffidenza o con l'attacco difensivo preventivo.
L'<abuso> che ognuno fa nella relazionalità viene pagato a caro prezzo dell'equilibrio psicofisico, emotivo, energetico, morale o valoriale, intellettivo ed anche economico. In apparenza questo tocca prevalentemente chi lo subisce, e non è vero che chi lo subisce è sempre il più debole. In realtà ad esser toccato da tutto questo è anche colui/colei che lo agisce solo che non se ne accorge, non ne vede i segnali per tempo, ma se ha occhi per vedere ed orecchie per sentire il conto gli sarà presentato dalla vita stessa tutto in una volta. E sarà dura.
"Chi vincerà?" Chiede il bambino al nonno nella vecchia storia Cherokee. E trattandosi di due parti della stessa persona, nel racconto citato nella storia, il nonno può rispondere "La parte che avrai nutrito". Nel nostro caso stiamo parlando di persone diverse di cui in apparenza non siamo responsabili noi stessi. Ed invece? 
Se per un attimo supponessimo che la vita ti sta chiedendo:"Attrezzati! Costruisci gli strumenti, la tua cassetta degli attrezzi per fronteggiare ogni situazione che ti si pone davanti. Impara dall'esperienza." In questo caso puoi scoprire che un potere ce l'hai anche quando ti sembra di subire e lo puoi usare se guardi a quanto ti accade come una OCCASIONE per migliorare il tuo bagaglio di strumenti invece che fermarti a vedere la sola ingiustizia, per quanto dolorosa possa essere. Questo potrebbe essere il tuo modo di far vincere il lupo buono che è dentro di te, il bene su chi troppo spesso non si accorge del male che fa. 
Se invece sei l'altro, colui/colei che ha ferito, che continua a ferire, che molte volte non se ne accorge nemmeno, anche tu sappi che hai un potere: continuare a fare ed a farti del male passando incurante accanto ad ogni vittima dei tuoi dolori, umori o capricci oppure puoi accorgerti che il/la primo/prima ad essere stato/a ferito/a dalla vita sei tu e che anche tu puoi allenare quel muscolo mentale chiamato empatia. E ti accorgerai così che puoi provare emozioni in risonanza con l'altro e che se nessuno te lo ha insegnato non è colpa tua ma è tua responsabilità decidere cosa farne da oggi in avanti. Decidere quale lupo nutrire ogni giorno. Sii delicato anche con te, maneggiati con cura! Amati e lasciati amare. 

C'è per ognuno un punto da cui ripartire per essere migliori, e la questione non è sceglierlo ma non rifiutarlo. La vita ci serve su un piatto d'argento ogni cosa. E poi ci lascia liberi, liberi di accogliere o di non accogliere, di crescere o di restare immutevoli nel tempo. Provate a chiederlo ad un seme gettato nel terreno di restare immutevole. E' impensabile. Provate a chiederlo ad un neonato. Pur volendo non potrebbe mai.

Eppure come esseri umani ogni volta che recitiamo lo stesso copione sempre identico a se stesso stiamo lottando con tutte le nostre forze per restare immobili nella nostra vita e cambiamo le situazioni esterne per non cambiare noi stessi e nel gioco della vita possiamo nutrire il bene o il male, il lupo buono o il lupo cattivo e questa volta la dinamica è fuori di noi, non più solo dentro di noi.

E allora l'invito è ad abituarti a "Maneggiare con cura":
  • te stesso per primo, sei delicato e prezioso, non ne esiste un altro come te; 
  • l'altro, non dimenticare che anche tu sei l'altro di qualcun'altro;
  • le possibilità che ti sono date dalla vita. Sono le occasioni per crescere e migliorarti e non sai mai se ritorneranno. 
La vita è una. Vivila in pienezza!


13.1.15

I sogni son desideri....e vanno trasformati in realtà!

"Caro Babbo Natale, trova un uomo alla mia amica Linda che se no fa altro che lamentarsi. E una donna a me possibilmente di nome Francesca."


Nei giorni di Natale ecco in cosa mi sono imbattuta tra i messaggi che i viandanti lasciano sui giganteschi alberi delle due stazioni principali di Roma. Ho bonariamente sorriso davanti alla semplicità di un tale messaggio. Ho provato a pensare a chi possa averla scritta: un adolescente che probabilmente ha già una cotta per una certa Francesca e che non vuole lasciare indietro la sua amica Linda, o forse Francesca è il nome della prima fidanzatina tra i banchi di scuola o di un amore mai dichiarato e tenuto caro nei sogni. Ho visto il gesto altruistico di presentare prima una richiesta per l'amica e poi per sè.
Poi ho pensato "Ma questo adolescente quanti anni potrebbe avere?" Eh sì, perchè le cose cambiano se ha fino a 22-23 anni o se ne ha 28-30. In questo secondo caso egli dovrebbe essere ormai certo che Nessuno può trovare Alcuno per l'Altro. E allora il mio sorriso bonario si è un pò rabbuiato pensando a quanti l'adolescenza se la trascinano dietro. E ci sono così attaccati che c'è sempre una giustificazione pronta, c'è sempre qualcuno che può porre rimedio per loro, c'è sempre qualcuno con cui prendersela se nella vita non è andata bene. 
"..possibilmente di nome Francesca". Già, Francesca è un bel nome, ma cosa renderà bella ed unica ai tuoi occhi caro amico, qualunque età tu abbia, la ragazza che un giorno avrai al fianco? Il suo nome ti colpirà subito, ma conoscendola meglio e soprattutto vivendoci se la vostra storia avrà un seguito, quello che ti interesserà veramente sarà come si relaziona a te, in che modo prenderete e porterete avanti le vostre scelte, come supererete tutte le situazioni, che tipo di comunicazioni ti farà, che tempo ti dedicherà, in che modo abiterà il tuo spazio esistenziale ed a questo punto che si chiami Francesca o meno sarà solo una cornice di sfondo.

Allora caro simpatico scrittore: a te ed alla tua amica Linda un augurio speciale per questo nuovo anno. La vostra vita è nelle vostre mani. Molte cose non ci è dato sapere ma di ciò che ci è dato sapere fatene buon uso! L'amore vi verrà incontro certamente, voi non lasciatelo sfuggire, sappiatelo riconoscere, accogliere, coltivare e custodire. Perchè gli attori siete voi e i vostri rispettivi partner ed il palcoscenico è quello della vita.

Buon 2015 a tutti coloro che hanno tanta voglia di innamorarsi!

30.12.14

Buon Natale, Buon Anno!

Le feste sono un tempo di gioia, un tempo di riposo e di convivialità. Stare con gli altri, gustarsi la gioia, la calma e la serenità di questo tempo non è sempre facile se nel proprio cuore e nella propria vita tutto questo manca.
Ho una bella notizia: l'amore si coltiva. Proprio come un muscolo è refrattario alla pigrizia e necessita di essere allenato con costanza.
Utilizzate tutte le occasioni che la vita vi offre per voler bene sinceramente agli altri.



Vi invito a vedere Abaut a boy ed anche se l'aveste già visto sono certa che potrete scoprirvi aspetti nuovi e interessanti. Di cosa si tratta? Di un single incallito che è convinto che "Ogni uomo è un isola" e che può vivere bene senza doversi mai preoccupare per nessun altro all'infuori di sè e di un ragazzino che sorprendentemente e precocemente realizza che addirittura in due si è in pochi e che gli mostrerà con tenacia e perseveranza come "Nessun uomo è un isola" e che tutti abbiamo bisogno degli altri per stare veramente bene e smetterla di raccontarcela.

A presto con altre novità!





8.12.14

Sii te stesso!!!! Come fare

La frase più semplice da dire ma anche la più controversa da realizzare... "Sì, d'accordo...ma chi sono io??? Con quali occhiali mi vedo? Cosa produce in me quello che gli altri dicono di me o che io penso gli altri dicano di me? E come io voglio essere? UFF! Che groviglio. Come è difficile, pensavo fosse più semplice.
E che bastasse seguire le farfalline nello stomaco e tutto sarebbe andato liscio come l'olio.... Ostentare sicurezza e nessuno se ne sarebbe accorto. Fare il vago e nessuno avrebbe osato chiedere, lasciar intendere e non dire mai veramente... Un pò come fanno gli attori nei film. Già, a loro riesce bene, come faranno mai? Urge trovare un corso di recitazione e anche urgentemente!!! E mica io sono da meno degli altri...."













Il sentiero che porta alla conoscenza di sè è lungo e profondo. Alcuni hanno paura di ciò che potrebbero scoprire ed allora si fermano in superficie scegliendo di rimanere nella trappola da cui invece vorrebbero fuggire; altri scendono qualche gradino e poi si sentono già arrivati o la stanchezza li fa arretrare o la paura li trattiene; solo pochi riescono ascendere fin giù nel profondo, ma è proprio lì che hanno la possibilità di scoprire il meglio di sè, quello che non avrebbero mai pensato gli appartenesse, quello che hanno sempre desiderato e visto negli altri e invece ce l'hanno anche loro, non hanno più bisogno di invidiarlo, nè di recriminarlo alla vita stessa. E che sensazione di leggerezza accorgersi di tutto questo. Quale stupore. Certo le energie non sono poche, il viaggio è per uomini e donne arguti, che preparano la scialuppa con i dovuti equipaggiamenti, piccoli e grandi scout della vita che sanno fare di ogni ostacolo una opportunità, di ogni crisi una nuova ripartita, di ogni limite una occasione per essere sempre più determinati.

La nebbia, la confusione, le nubi che oscurano la visuale si fanno più chiare mano a mano che si va avanti, mano a mano che le ore passano e il tempo schiarisce, le idee si riorganizzano, le emozioni si placano. Se non ti agiti come il vino nella bottiglia (insabbiando tutto il lavoro fatto fino ad allora) una chance certamente ce l'hai anche tu.
E alla fine della strada i tuoi punti fermi saranno lì ad aspettarti per essere riconfermati nella tua vita.
Qualunque sia il tuo obiettivo di oggi "tieni duro se vuoi arrivare alla meta", non perderti nella confusione dei "se" e dei "ma", ascolta la voce saggia che alberga nel profondo di te, fatti degli amici fidati, sii disposto a chiedere aiuto se occorre e sii pronto a vincere te stesso per arrivare a incontrarti davvero!




24.11.14

Dai castelli in aria, ai film che partono da soli fino alla VITA VERA

Smettere di sognare, smettere di vivere un amore in fantasia, amori che possono durare anni e sono vita e tempo che se ne va. E' possibile? Come si fà? 
Vedi una persona che ti colpisce, il perchè non lo sai, e ti senti tutto sottosopra, scombussolato, felicemente inebriato e "Ciak! Si gira!" il film comincia senza che tu neppure te ne accorgi. E ogni volta, ad ogni momento libero, in ogni interstizio dei tuoi pensieri, mentre guidi e mentre lavori, mentre sei a tavola con amici o con i tuoi, quando cerchi disperatamente di addormentarti..."Ohhhhh! Ma quanto dura questa pellicola?" (dice la prima vocine che è in te) "E' infinita, perchè l'amore, quello vero non ha fine!" (risponde la parte romantica di te).

E giù con dettagli, cambi di scena, batticuori, "se lui, se lei, se io....".
Si, ma se ti giri finisce che cadi giù dal letto e ti svegli, e il colpo in testa potrebbe ricordarti che era solo fantasia, che la vita reale è un altra e intanto che tu monti e smonti le scene, vivisezioni i dettagli di ogni scena per cercare quello che "è ovvio no!?" e fantastichi il lieto fine di fine ottocento il mondo sta andando avanti e qualcun altro sta facendo dal vero quello che tu stai fantasticando. E allora come la mettiamo? 

Come si esce dalla vita ideale e si entra in quella reale? Esattamente vivendola. Lo so, questa formula non è così chiara ed ovvia come ti appaiono ovvi i dettagli che solo tu cogli negli spezzoni del TUO film. Già! A nessuno piace essere contraddetto, e il solo pensiero di non sognare più ad occhi aperti ti infastidisce già, eppure qualcosa di misto a fastidio e curiosità ti si muove dentro. Prova a starci e vedi di che si tratta, cosa ti da fastidio? Cosa ti impedisce di scendere nel reale e lasciare i sogni da ragazzo/a per andare veramente incontro all'altro accettando la sfida dell'incontro come momento più prezioso che hai per una conoscenza semplice e serena di chi ti sta di fronte? Nel sogno puoi fargli fare quello che vuoi tu. Ma l'altro in carne ed ossa è una persona come te, con la sua personalità e la sua libertà e l'incontro può essere un incontro bellissimo indipendentemente da che l'altro corrisponderà appieno ai tuoi desideri o meno. Anche perchè, non dimenticarlo, l'altro conosciuto può essere molto diverso dall'altro fantasticato, ed è proprio lì che il tuoi castelli in aria possono infrangersi


20.11.14

Tecniche d'amore

In amore le furbate non servono. Meglio dircelo subito!
Con esse hai un risultato immediato che alla lunga paghi caro. Quando si dice Io + Te = Noi non è cosa da poco. È ogni giorno e ogni sera, quando ci sorridiamo e quando non ci vorremmo vedere. È sempre! Nel buono e nel bello come nella difficoltà e nella sventura. E allora davvero vuoi usare trabocchetti d'amore che le nonne, le zie, ed anche alcune mamme tante volte indicano come la via facile per 'farsi sposare'. E poi? Cosa vi potrebbe tenere uniti quando il temporale (i dispiaceri, i disaccordi, i problemi della quotidianità che fanno parte della vita di ognuno) infuria, quando le cose non vanno proprio come te le aspettavi, quando il principe o la principessa che aveva rapito i tuoi sensi comincia a non corrispondere piú all'idea che ti eri fatto di lei/lui? 

Le scelte d'amore non sono uno scherzo. Ne va della nostra vita. E anche se in tanti si promettono non più 'amore eterno' come un tempo ma 'amore finchè dura' i nostri cuori continuano a desiderare l'eternità.
Essere single Essere in coppia nasce per questo ed ambisce di sostenerti nella possibilità di fare le scelte giuste in amore con l'augurio un giorno di non dover mai partecipare ad un percorso del tipo "Quando la coppia scoppia!" ma piuttosto sostenerti nella relazione con "Ho qualcosa da dirti!". Perchè se l'altro l'hai scelto davvero per amore ogni difficoltà sarà un occasione per crescere e niente e nessuno potrà separarvi. Se è a questo tipo di relazione che ambisci ESEC (nel pre) e Ho qualcosa da dirti! (nel post) fanno per te.



Buone scelte e buon Amore a tutti!



18.11.14

Il decalogo degli innamorati



  1. Non usarmi se lo facessi io con te ne soffriresti tu ed io.
  2. Non distruggere la fiducia che ho in te, da questa dipende anche la fiducia in me e nella mia capacità di riporre fiducia nelle persone.
  3. Non tarpare i miei sogni per avvalorare i tuoi, costruiamo i nostri e in due potremmo realizzarli.
  4. Non prenderti gioco di me, di ciò che sono e sono stato. Se lo facessi io con te ti sentiresti sminuito ed offeso.
  5. Non trascurarmi. Come la rosa di SaintEuxpery sarò importante per te fintanto che mi avrai dedicato tempo e cura.
  6. Non soffocarmi, ho bisogno del tuo amore e della tua vicinanza ma anche della libertà di muovermi, pensare, dire la mia e per tutto questo ho bisogno dei miei tempi.
  7. Non sostituirti a me, voglio essere una persona forte e decisa al tuo fianco. 
  8. Non essere geloso. Ho scelto te e il mio cuore è oramai occupato.
  9. Non sentirti incompreso. Parlami. Solo così ogni giorno il nostro rapporto crescerà.
  10. Non rinunciare a chiedermi, propormi, semplicemente lascia che io possa accogliere, rifiutare o dire la mia proponendo dell'altro.

A. R.



11.11.14

Non t'accollà!

"Non t'accollà!"

È l'espressione romana per dire non starmi addosso. Quante relazioni della tua vita ti vivi come un peso, un accollo? Quante ne trascini e non vorresti? In quante relazioni sei stato tu a sentirti un peso o ti hanno fatto sentire un peso? 

Cosa non ti fa sentire libero e autentico? La vita è una, ognuno desidera essere bello, bravo e buono agli occhi propri ed altrui. Ma come maneggiamo le relazioni è cosa assai importante. Così come assai importante è imparare ad esprimere all'altro come vogliamo esser 'maneggiati'. 'Maneggiare con cura, grazie!' Potrebbe essere lo slogan da affiggere sulla porta della propria stanza, il messaggio da inviare a chiunque valica troppo velocemente i 'varchi' dell'intimità. Ogni buon viaggiatore necessità della bussola per saper dove andare e del manuale delle istruzioni per sapere come relazionarsi a sè stesso ed agli altri, per non essere d'accollo per gli altri e neanche "accollarsi" ma poter vivere relazioni autentiche ove ogni scelta, ogni decisione ha un fondamento nelle credenze e nei valori che strutturano la propria vita.
"Nessun uomo è un isola" e se anche lo fosse il mare è molto trafficato. Buona navigazione a tutti i marinai esperti e buono studio della mappa a tutti i praticanti!

4.11.14

Datti una possibilità!

Erroneamente crediamo che quando ci stiamo aprendo alla conoscenza più profonda di qualcuno "gli stiamo dando una possibilità". Non è proprio così.In realtà la stiamo dando all'altro ed a noi stessi. Io direi la stai dando a te stesso/a per primo/a! Ti serve anche quello ma da solo non basta. L'altro potrà scalare montagne, affrontare orchi e draghi fumanti ma se non hai le porte del cuore pronte ad accoglierlo a che sarà valso quanto ha fatto? Solo a sentire meno energia per la o le sfide successive e sia tu che lui sarete rimasti a mani vuote, due deserti senza acqua: lei con le sue porte chiuse per difendersi da ferite sempre nuove ma antiche e lui senza più fiducia in sè e sempre meno voglia di scalare altre montagne perchè ha imparato che quando le porte sono chiuse o al massimo socchiuse in partenza allora il carico di energia da investire è troppo alto e la posta in gioco (l'Amore dell'altro) è come una roulette russa, senza una bussola per orientarsi e senza un criterio per definire se vinci o se perdi.
Cara/o mia/o: spero che tu comprenda che ciò che ti dico è: RICOMINCIA DA TE!
Guarda in faccia ciò che ti si muove dentro, quali sono le tue emozioni prevalenti, come le usi per difenderti dagli altri e ahimè, lasciatelo dire, troppo spesso anche dalle relazioni belle. Certo, capisco, questo vuol dire che ancora non sei pronta/o per quella relazione, ma quante volte vuoi tornare a chiuderti in un pianto per aver sciupato un occasione? Come puoi distinguere tra una relazione che non era per te e il tuo non esser pronto/a per quella relazione? Decidi tu! Puoi scegliere di continuare a girare in tondo oppure.... Lavora su te, lavora sodo, guardati dentro e definisci i tuoi punti di forza, i tuoi pilastri di cui esser fiero, falli diventare la tua valigetta del pronto soccorso e inizia la più bella e salutare conquista della tua vita, un viaggio dentro te stesso per incontrare te, identificare e sconfiggere le tue paure e svelare le tue meraviglie. BUON INCONTRO CON TE STESSO!

29.10.14

Le cose possono cambiare!

Si, lo sapevi? Ogni cosa può migliorare, dipende molto da cosa dici alla tua mente, da quanto tu lo credi vero. Se ti dici "non c'è più nulla da fare" 100/100 che sarà così. Quello che vivi oggi è vero per il tuo oggi! Ieri, oggi e domani sono in relazione ma non hanno nulla di predeterminato. Ogni cosa che fai, o peggio che non fai, ha il suo peso nel determinare come evolverà la tua situazione.

Smetti di dare la colpa agli altri, smetti di crederti impotente e rassegnato, smetti di non volere il bello che c'è per te e renditi disponibile ad accoglierlo in qualunque modo esso si manifesti. Sappi perdere le idee, i preconcetti, i carichi delle aspettative non solo tue ma di chissà quanti altri ancora sulla tua vita e diventane responsabile! 
Questo è il vero senso del tuo essere adulto e del tuo saperti prendere cura di te. Accettare di essere ciò che ti vivi in quel determinato momento e non confonderti con esso per definire ciò che sei. Siamo in divenire. Tu non sei la tua situazione, è la situazione che è parte di te e te ne puoi far carico. Cambiando l'ottica con cui ti guardi le tue emozioni cambieranno, i motivi alla base delle tue decisioni potranno essere diversi anche se le tue decisioni non dovessero cambiare  e sta sicuro che anche il mondo si muoverà con te!

25.10.14

Punta in alto! Non puntare al ribasso

Dicevamo appunto di non crogiolarti sulle esperienze passate, sulle tue ferite, sulle delusioni, sul dolore che inevitabilmente ti costringe a ripiegarti su te stesso. Chiedi a te stesso ogni giorno di guardare il lato bello di ogni situazione, anche lì dove ti ostini a dire "Non ci può essere del bello". Elwood N. Chapman nel suo noto manuale "Ottimisti si diventa" ci ricorda che ogni situazione può avere il suo lato buffo, il suo lato positivo. Un pò come le monete che hanno sempre due facce, eppure restano sempre la stessa moneta.
E allora non dire di te o della tua vita che sei insoddisfatto. Ricorda invece che puoi essere nel mondo il cambiamento che tu vuoi vedere nel mondo. E sai cosa significa?
Semplice:

  1. ogni volta che dici "Sono solo, non ho amici, anche stasera resto a casa": è una bugia! Non sei il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. A quante persone impedisci di entrare nella tua vita? Sei parte del mondo, e se sei parte del mondo la campana suona anche per te, perciò alza la cornetta e chiama quell'amico o amica che da mesi ti dice vediamoci. Smetti di ripeterti che è l'altro a dover fare il primo passo.
  2. ogni volta che dici "Tanto è inutile che ci provo, quella lì non mi si filerà mai!" bene, sappi che sei un profeta, sì, hai appena profetizzato sulla tua vita e non per il tuo bene. In gergo comune si chiama profezia che si autoavvera, e sai perchè? Perchè il tuo atteggiamento può fare la differenza. Tu per primo lo credi di avere del bello da dare o lo nascondi a te stesso ed agli altri? Se ambisci a incontrare veramente l'altro/a, mostrati esattamente per come sei e sinceramente interessato a sapere chi è l'altro/a.
  3. ogni volta che all'inizio di una nuova relazione ti dici "So già come andrà a finire, io ci provo ma..." ancora una volta stai facendo le cose senza convinzione e continui a fare ogni passo senza metterci te stesso chiedendo all'altro di darti quell'entusiasmo che da te non riesci più a darti. Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nell'altro, potremmo dire parafrasando Ghandi.
E allora caro amico/a, voglio ancora una volta ricordarti, prima di passare ad altro, che in te c'è del bello che tu stesso devi ancora scoprire, appropiartene e valorizzare. Tu, tu per primo, e poi l'altro. Fintando che guardi alle tue aree grige attirerai attorno a te persone grige. Ma poichè dentro di te porti un sogno, un sogno grande, quello del bene e del bello allora il mio invito resta quello di non puntare al ribasso, scegli per te stesso il bello e il buono. Spero ti sia chiaro che non sto parlando della persona che ti starà accanto ma di te, del bello e buono che è in te e che ogni giorno devi scegliere se vuoi attirare attorno a te persone persone altrettanto belle e buone? Ti è chiaro che non puntare al ribasso significa amarti?
Ed amarti non vuol dire vedere in te solo il bello, come se in te non ci possano essere difetti, ferite, preoccupazioni che sono invece in ogni essere umano. Amarti significa conoscerti e volerti bene, accoglierti in quelle fragilità che ti appartengono anche se tu non le vorresti, in quei difetti che sono stati sempre il punto dolente della tua vita, in quelle delusioni che ti hanno bloccato. 
Tutto questo amico caro, costituisce il bagaglio che, se vuoi, puoi decidere consapevolmente di elaborare con un sostegno psicologico o psicoterapeutico adeguato per essere una persona migliore di quello che già sei e per andare nelle strade della vita ed incontro all'altro/a con uno zaino leggero ma ben attrezzato sulle spalle.

Buon viaggio!


20.10.14

Tante scelte sbagliate.....Ricomincia da Te!!!!

Si, amico caro, è proprio così. ogni volta che cadi ti rialzi, ogni volta che prendi una strada sbagliata la correggi e così anche dopo un partner che non era quello per te puoi ricominciare.
Già, c'è un segreto, ed è quello di non lasciarsi scivolare l'accaduto addosso come se tu fossi impermeabile, non impareresti nulla da questa esperienza. E neppure lasciarti schiacciare dai rimorsi, dalla rabbia, dalle delusioni e peggio ancora dall'illusione che "se solo avesse/avessi fatto così forse poteva andare diversamente" perchè resteresti sommerso dall'idealizzazione di un qualcosa che non esiste. Esiste il come è andata della relazione, esiste il tangibile, ciò che è stato ed è. Se ti lasci schiacciare da tutto questo resti sommerso e la palestra della vita non ti sarà servita a nulla. Come lo scolaro svogliato che per punizione ha ricevuto il triplo dei compiti se ne vede sommerso e decide di non fare nulla così anche tu non affileresti i tuoi arnesi per destreggiarti sempre meglio nelle strade della vita amorosa.
Fermati invece, fermati il tempo che ti occorre per respirare, per connettere cuore e mente, viscere e pensiero. Chiediti cosa veramente è accaduto, chi era l'altro/a e cosa ti stava chiedendo veramente. E tu cosa gli stavi veramente chiedendo? Ci sono cose che a voce non diciamo, a volte le camuffiamo anche a noi stessi. In tutto ciò che facciamo esprimiamo dei bisogni e dunque delle richieste all'altro.
Chiediti cosa puoi imparare dall'accaduto, ogni incontro ci insegna qualcosa, ogni relazione ci cambia, a noi scegliere se in bene o in male. E questo dipende dagli occhiali che indossiamo, dall'atteggiamento che abbiamo, dalle ferite che ci portiamo dentro.
Ecco perchè è importante sempre ri-cominciare da te. Nel mondo dell'altro ci accedi perchè l'altro te ne da il permesso, nel tuo ci accedi perchè scegli di essere onesto con te stesso, perchè non vuoi prenderti in giro e ritrovarti a 30-40-50-60 anni e non sapere ancora chi sei.
Ricomincia da te, proprio come quand'eri bambino cadevi e ti rialzavi e se mamma non era accanto a porgerti la mano ti aggrappavi a uno stipite, ad una sedia, a qualunque cosa ma ti RIALZAVI. Se lo sapevi fare già allora cosa aspetti? Puoi farlo ancora oggi!
E DECIDI di non tenere più la testa sotto la foglia come fa la lucertola per non farsi vedere. Se dentro di te vedi qualcosa che non va prova a fare qualcosa di buono per te e se ti accorgi che il compito è più grande di te, chiedi aiuto!
Ce ne sono di vari tipi: fratelli/sorelle, amici, cugini, ex insegnanti, consulenti, medici, confessori, guide spirituali, psicologi, psicoterapeuti. Chiedi aiuto! Non siamo onnipotenti e troppo spesso per non chiedere aiuto finiamo per fingere che non ci sia nulla. Ebbene, questa è la sciocchezza più grande che tu possa fare: far finta di ignorare un problema che hai già visto.
"Si, ma io penso che si risolverà da solo." Bene, datti un tempo, una scadenza in cui verificarlo. Se da li a sei mesi le cose stanno ancora come sei mesi prima allora vuol dire che il problema c'è e tu lo stai ignorando. PRENDITI CURA DI TE!
Non ricordo chi lo dice ma si tratta di uno scrittore contemporaneo "Se non ti ami tu per primo come potrei amarti io?"

E allora prenditi cura di te, preparati a quell'incontro che tanto desideri perchè la persona che sogni di incontrare ha tutto il diritto di conoscerti e vederti per il bello che sei e non per le ceneri dei disastri passati che ti porti dentro. Che è come dire "Non è importante quello che hanno fatto di te ma quello che tu oggi fai di quello che hanno fatto di te" (J.P. Sartre). Prendi in mano la tua vita!

8.10.14

Perchè tanti single oggi?

Tanti esperti raccontano di come sia cambiata la situazione sociale e culturale del nostro tempo e molti dei motivi per cui tanti giovani adulti restano single a lungo sono ben noti: il passaggio epocale dal matrimonio (e della vita stessa in tutti i suoi aspetti) fondato sul senso del dovere a quello fondato sul senso del piacere; il cambiamento o il capovolgimento di alcuni bisogni da quelli fondamentali (legati alla sopravvivenza) a quelli di autorealizzazione; il sistema politico ed economico che svantaggia le coppie e la famiglia; l'introduzione del divorzio ed il conseguente calo dei matrimoni da una parte e la sempre maggiore facilità a disinvestire energie nella relazione che si è scelta.
Il motore di fondo, quello che nei secoli e milenni della storia dell'uomo ha mosso alle grandi rivoluzioni è la PAURA. Paura di non aver fatto la scelta giusta, paura che nonostante l'amore che si da non si sarà ripagati abbastanza, paura che non siano i sentimenti più puri a muovere le corde della relazione, paura che....in fondo non valiamo abbastanza per meritarlo questo amore!
E allora le nostre teste sono piene di tanti "si...ma...però...." come se l'amore fosse condizionato. Sei proprio sicuro che l'amore sia questo? Cosa hanno le coppie felici di diverso dalle altre? In un post precedente ti avevo invitato ad osservarle, l'hai fatto?
In ogni caso rasserenati: ciascuno è diverso. E ogni storia è diversa. Non puoi pretendere di fare la stessa scelta di un altro o che quello che è successo ad un altro accada anche a te. Tu sei diverso, tu sei UNICO! Unico ed irripetibile, come uniche ed irripetibili saranno le relazioni che ti capiteranno. Non esser facilone nel generalizzare per sommi capi  quando vedi delle similarità. Tu sei tu! Ed hai il tuo modo di fare una scelta che è diverso da un altro e questo lo potrai apprezzare solo se ti conosci fino in fondo. Sei unico, non desiderare l'omologazione!
Sei unico/a e bello/a così come sei. E SEI DEGNO DI STIMA E DI AMORE. Lo credi? O fai finta di crederci? (Più avanti ti spiegherò anche la differenza ed i disastri che ne possono venire nella tua vita e in quella degli altri quando non ci credi o fai finta di crederci.) Fortunato chi si guarda dentro e sa che anche se non è tutto bello ciò che vede questo non cam,bia l'essenza del suo credere in se stesso e nel proprio valore fondante, chi sente le proprie radici forti pur nelle sue fragilità perchè sa che sta lavorando per essere una donna o un uomo ogni giorno migliore invece che ritenersi arrivato per sempre.
Oggi tutto ci viene proposto come bello e accattivante, tutto solletica le nostre passioni e pulsioni, esattamente come quando eravamo bambini davanti agli enormi scaffali dei grandi magazzini: come fare a SCEGLIERE? Cosa vale veramente la pensa di portarti a casa? Ci sono alcuni di noi che scelgono ponderando bene le informazioni e dunque hanno bisogno di darsi tempo per conoscere l'altro e dare all'altro il tempo per ri-velarsi (nella relazione tutto è duale, tutto è da leggere nbella reciprocità degli aspetti, non posso dimenticare che c'è un altro davanti a me e non un oggetto a cui chiedo di fare ciò che voglio). Altri invece vanno a passo spedito come se già sapessero cosa vogliono, hanno evidentemente sviluppato dei sensori (ne parleremo più avanti) per decifrare cosa gli piace e cosa no, e sono capaci di confermare e mantenere la loro scelta nel tempo. Siamo diversi, siamo unici! E allora di fronte ad una società che differenzia sempre più le scelte fino a confonderci a volte anche in amore siamo sempre più confusi, a volte anche "diffusi"! (E questo chi partecipa ai miei seminari lo sa già!)
E in questo modo è come se rimanessimo sempre degli ETERNI BAMBINI: bisognosi d'amore al punto di fare di tutto per non doverci rinunciare e rompere ogni cosa quando le cose non vanno come noi le immaginavamo (dando la colpa ora a Sè ora all'Altro), pronti a voler prendere tutto e non rinunciare mai a nulla, senza dunque saper lasciare per fare spazio a quell'Altro che inevitabilmente ti chiede spazio/tempo/incontro/autenticità/intimità/disponibilità/accoglienza/dialogo/confronto.
Esattamente come i muscoli, queste abilità possono essere rinforzate. Basta sceglierle! Impunto essenziale è: chiediti a che punto sei sulla strada e attrezzati per proseguire il tuo cammino.

3.10.14

"La nostra paura più profonda"

"La nostra paura più profonda"



La nostra paura più profonda 
non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.

E' la nostra luce, non la nostra ombra, 
a spaventarci di più.

Ci domandiamo: "Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?" 
In realtà chi sei tu per NON esserlo? 
Siamo figli di Dio.

Il nostro giocare in piccolo, 
non serve al mondo.

Non c'è nulla di illuminato 
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
 non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.

Siamo nati per rendere manifesta 
la gloria di Dio che è dentro di noi.

Non solo in alcuni di noi: 
è in ognuno di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo 
agli altri la possibilità di fare lo stesso.

E quando ci liberiamo dalle nostre paure, 
la nostra presenza 
automaticamente libera gli altri.

 

Nelson Mandela 



Carissimi, è con questo magnifico augurio che voglio riprendere a dialogare con voi attraverso queste pagine, affinchè sappiate che il mio desiderio più profondo è che ciascuno di voi possa essere serenamente e liberamente ciò che veramente è nella sua essenza più profonda. Perchè nessuna paura possa offuscare ciò che veramente tu sei, perchè qualunque messaggio sbagliato o di sfiducia in te tu possa aver ricevuto e assimilato, qualunque esperienza abbia segnato la tua vita tu possa esser certo che non sei la tua paura, non sei quel messaggio, non sei quella esperienza: TU SEI MOLTO DI PIU' e in te c'è molto di bene che forse tu stesso devi ancora scoprire. E allora diamoci da fare. C'è sempre un momento da cui partire per cambiare e quel momento è arrivato. 

Se ti hanno detto che così come sei non vai bene pensaci (e fallo in serenità): o ti stanno dando un consiglio per la vita e allora ti toccherà impegnarti duramente per capire cosa di te veramente devi migliorare oppure ti stanno chiedendo di compiacerli e ti servirà una buona dose di carattere per dire con fermezza che la pensi diversamente da loro.
Se ti ripetono che non ce la farai, che devi sforzarti, sbrigarti, e affannarti chiediti in cosa non ti stai impegnando fino in fondo (e sii onesto con te stesso), in quale passaggio ripetitivo e lento della tua vita ti stai intrappolando. O forse ti stanno chiedendo di fare cose che tu non puoi perchè non ti appartengono, o di realizzare i loro sogni che sono i loro e non i tuoi? Decidi dove vuoi arrivare e fai il tuo piano: nessun marinaio salperebbe senza la sua mappa stellare per orientarsi su dove sta andando e sapere quale è la via da seguire.
Se ti chiedono di fare sempre tutto per bene sappi che è dal caos che nascono le nuove invenzioni. Nessuno è perfetto e neanche tu! Ti risolleva sentirlo? E allora ricordatelo, scrivitelo da qualche parte. Ma ricordati che tutti, e dunque anche tu, siamo perfettibili, ovvero che se lo desideriamo possiamo migliorare quelle parti di noi che ci impediscono di essere persone autentiche e serene con noi stessi e con gli altri.
E allora buon lavoro! E poi raccontami come è andata....

La ripresa dopo lunga pausa

Proprio come un tempo si faceva a scuola, che il giorno dopo l'assenza si portava la giustificazione, sento di dover dire due parole sull'assenza di questo tempo. La vita può essere un programma ben scandito ma il più delle volte riservare dei fuori programma. Alcuni sono piacevoli, altri meno. Si accoglie tutto, anche perchè remare contro la vita è davvero faticoso e soprattutto si rischia di perdere nella maggioranza dei casi. Lo sa bene chi non riesce per un motivo o per un'altro ad accettare la sua situazione e così di vieta di crescervi dentro finendo per lamentarsi, lamentarsi e lamentarsi ancora invece che lasciarsi trasformare dal cambiamento che gli viene incontro.
Non sto a raccontarvi nel dettaglio ma vi dico che la vita mi si è rivoluzionata e ne sono felice e voglio anche dirvi che vi ho pensati e che non vedevo l'ora di riprendere a scrivervi.
Il tempo trascorso non è trascorso invano e confido a breve di darvi belle news.
Per ora torniamo al lavoro e sotto a chi tocca per chi vuol fare le sue osservazioni, le sue domande, le sue proposte per rendere questo blog sempre più diretto ed efficace al fine di toccare i temi che vi stanno più a cuore.
Un caro saluto a ciascuno da qualunque angolo del mondo mi seguiate!