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27.1.15

Single in coppia? Ma dai che non ci credo!

Stavolta la confusione potrei avercela io se non fosse che cominciano ad essere sempre più frequenti e diffusi: tra i fidanzati, tra i conviventi, anche tra gli sposati. Ma chi sono?
I single in coppia sono tutti coloro che hanno una storia, Sì, ce l'hanno! E spesso anche lunga, e nonostante tutto restano eterni single. La storia li ha chiamati eterni Peter Pan, anaffettivi, poco empatici a volte, egoisti altre volte. Io penso che siano solo single in coppia. Come tutti hanno bisogno di trovare nutrimento al loro lato affettivo ma sono poco disposti a darne, o meglio ne danno tanto quanto basta perchè il partner decida di restare con loro. E se poco poco il o la malcapitata decide di chiedere di più (comprensione, sostegno, ripartizione dei compiti, tempo e momenti speciali nella coppia) da questa relazione, o se ci "scappa" il figlio (cercato o meno che sia) ecco che i "sorci verdi" (detto alla romana) compaiono per casa. Un figlio!!!!! Si quella piccola meravigliosa creaturina che nel primo anno di vita converge tutte le attenzioni su di sè, che nei primi tre anni di vita ti leva anche l'aria e non la puoi mollare un attimo...."Vuoi che non ti chieda di aiutarmi??? Aho! Ma che linguaggio d'amore parliamo io e te? E soprattutto chi siamo diventati io e te?". D'un tratto poco più di due perfetti sconosciuti.
E giù con la crisi del 3°, del 5° e del 7° anno (o per meglio dire mese, stando alle statistiche dell'ultimo decennio e poco più)... La verità è che la relazione è molto di più dello stare insieme. Non si gioca a vita al "far finta che", questo è un gioco che i bambini iniziano a 3 anni circa e smettono già in età prepuberale. Sarà mai che con gli anni che hai sei andato un pò oltre? E giù col vittimismo che non hai mai potuto giocare a pallone con gli amici per strada ed allora ti sei convinto che le relazioni sono come nei videogiochi: l'altro fa sempre e solo quello che piace a te, sennò arrivederci e grazie visto che il "gioco" così come è non ti piace.
Ho una buona notizia: c'è sempre tempo e modo di migliorare, un punto di svolta nella vita. Basta volerlo! Non a parole, per questo son bravi in tanti, ma con i fatti, con i gesti, con le intenzioni, con le attenzioni a te ed all'altro, volendoti bene ma di quel bene che riempie te e anche l'altro. Con tutto ciò che avvia una trasformazione. Ed a volte non è neppure questione di volontà ma di occasioni, solo che per chi ti sta vicino non è sempre facile tenere conto di ciò di cui hai bisogno visto che è oramai saturo/a del tuo ego che impera da anni. Perciò amico/a caro/a punta i piedi su te stesso/a e senza troppi giri di parole prova a fare per una volta un cosa diversa: prova per una volta a mettere l'altro al centro, fa una cosa per l'altro. Non una cosa qualunque ma una cosa che sai che lo renderà felice, una cosa che ti chiede da tempo. 
Sii tu ad iniziare, a cominciare per primo, sorprendilo con questa innovazione. E poi: dagli/lle tempo perchè se ne accorga (te ne ha dato tanto per te stesso e il tuo ego). Dagli/lle spazio per dirti quanto è stato doloroso che in tanti momenti passati tu non ci fossi con tutto te stesso (quando l'altro/a c'è stato è necessario che gli venga riconosciuto, gli equilibri nella vita devono potersi appianare, anche se per il tuo amor proprio potrebbe sembrarti la cosa più difficile da fare). E sii onesto/a fino in fondo, datti un obiettivo e passo dopo passo raggiungi la cima.

E allora buon anno davvero a chiunque vorrà mettersi in cammino per avviare relazioni d'amore veramente appaganti, da adulto ad adulto.


8.10.14

Perchè tanti single oggi?

Tanti esperti raccontano di come sia cambiata la situazione sociale e culturale del nostro tempo e molti dei motivi per cui tanti giovani adulti restano single a lungo sono ben noti: il passaggio epocale dal matrimonio (e della vita stessa in tutti i suoi aspetti) fondato sul senso del dovere a quello fondato sul senso del piacere; il cambiamento o il capovolgimento di alcuni bisogni da quelli fondamentali (legati alla sopravvivenza) a quelli di autorealizzazione; il sistema politico ed economico che svantaggia le coppie e la famiglia; l'introduzione del divorzio ed il conseguente calo dei matrimoni da una parte e la sempre maggiore facilità a disinvestire energie nella relazione che si è scelta.
Il motore di fondo, quello che nei secoli e milenni della storia dell'uomo ha mosso alle grandi rivoluzioni è la PAURA. Paura di non aver fatto la scelta giusta, paura che nonostante l'amore che si da non si sarà ripagati abbastanza, paura che non siano i sentimenti più puri a muovere le corde della relazione, paura che....in fondo non valiamo abbastanza per meritarlo questo amore!
E allora le nostre teste sono piene di tanti "si...ma...però...." come se l'amore fosse condizionato. Sei proprio sicuro che l'amore sia questo? Cosa hanno le coppie felici di diverso dalle altre? In un post precedente ti avevo invitato ad osservarle, l'hai fatto?
In ogni caso rasserenati: ciascuno è diverso. E ogni storia è diversa. Non puoi pretendere di fare la stessa scelta di un altro o che quello che è successo ad un altro accada anche a te. Tu sei diverso, tu sei UNICO! Unico ed irripetibile, come uniche ed irripetibili saranno le relazioni che ti capiteranno. Non esser facilone nel generalizzare per sommi capi  quando vedi delle similarità. Tu sei tu! Ed hai il tuo modo di fare una scelta che è diverso da un altro e questo lo potrai apprezzare solo se ti conosci fino in fondo. Sei unico, non desiderare l'omologazione!
Sei unico/a e bello/a così come sei. E SEI DEGNO DI STIMA E DI AMORE. Lo credi? O fai finta di crederci? (Più avanti ti spiegherò anche la differenza ed i disastri che ne possono venire nella tua vita e in quella degli altri quando non ci credi o fai finta di crederci.) Fortunato chi si guarda dentro e sa che anche se non è tutto bello ciò che vede questo non cam,bia l'essenza del suo credere in se stesso e nel proprio valore fondante, chi sente le proprie radici forti pur nelle sue fragilità perchè sa che sta lavorando per essere una donna o un uomo ogni giorno migliore invece che ritenersi arrivato per sempre.
Oggi tutto ci viene proposto come bello e accattivante, tutto solletica le nostre passioni e pulsioni, esattamente come quando eravamo bambini davanti agli enormi scaffali dei grandi magazzini: come fare a SCEGLIERE? Cosa vale veramente la pensa di portarti a casa? Ci sono alcuni di noi che scelgono ponderando bene le informazioni e dunque hanno bisogno di darsi tempo per conoscere l'altro e dare all'altro il tempo per ri-velarsi (nella relazione tutto è duale, tutto è da leggere nbella reciprocità degli aspetti, non posso dimenticare che c'è un altro davanti a me e non un oggetto a cui chiedo di fare ciò che voglio). Altri invece vanno a passo spedito come se già sapessero cosa vogliono, hanno evidentemente sviluppato dei sensori (ne parleremo più avanti) per decifrare cosa gli piace e cosa no, e sono capaci di confermare e mantenere la loro scelta nel tempo. Siamo diversi, siamo unici! E allora di fronte ad una società che differenzia sempre più le scelte fino a confonderci a volte anche in amore siamo sempre più confusi, a volte anche "diffusi"! (E questo chi partecipa ai miei seminari lo sa già!)
E in questo modo è come se rimanessimo sempre degli ETERNI BAMBINI: bisognosi d'amore al punto di fare di tutto per non doverci rinunciare e rompere ogni cosa quando le cose non vanno come noi le immaginavamo (dando la colpa ora a Sè ora all'Altro), pronti a voler prendere tutto e non rinunciare mai a nulla, senza dunque saper lasciare per fare spazio a quell'Altro che inevitabilmente ti chiede spazio/tempo/incontro/autenticità/intimità/disponibilità/accoglienza/dialogo/confronto.
Esattamente come i muscoli, queste abilità possono essere rinforzate. Basta sceglierle! Impunto essenziale è: chiediti a che punto sei sulla strada e attrezzati per proseguire il tuo cammino.

23.9.13

Mi presento!

Ci presentiamo: io ed ESEC

Mi chiamo Antonella Ritacco e sono una psicologa e psicoterapeuta ad orientamento pluralistico integrato. Vivo e lavoro a Roma e nel mio percorso professionale e di vita sono arrivata a chiedermi il perchè di tanti single adulti nella nostra epoca. Sono molti quelli che “scelgono” (se di scelta si può parlare) questo status, almeno per un certo periodo di tempo; moltissimi lo subiscono e lo rifiuterebbero se solo ne avessero la possibilità.
Cosa è accaduto di così “terribile” perché le nuove generazioni non riconoscono più i codici insiti nell’organismo per riconoscere e vivere l’amore umano? Quali e quante sofferenze gratuite ci infliggiamo?

A partire da queste domande ho deciso di integrare vari saperi e sapienze: da Z. Bauman ho appreso il concetto di società liquida e amore liquido, proprio del nostro tempo. Da E. Berne ho appreso la stratificazione Adulto-Genitore-Bambino attraverso la quale ci sviluppiamo e connaturiamo il nostro modo di essere. Dalla terapia gestaltica di F. Perls ho appreso che il nostro corpo ha la memoria di un elefante e ricorda ogni cosa che la nostra mente dimenticherebbe e l’importanza del qui e ora della relazione. Da C. Rogers ho appreso che in ciascuno esiste un elevato potenziale che si può esprimere solo in un ambiente favorevole e che in noi opera una tendenza attualizzante che spinge la persona a desiderare di essere ciò che può essere. E molti altri autori, pensatori e filosofi del nostro tempo e dei tempi passati sono stati messi a confronto per rispondere a questi interrogativi. 

Nel 2010 comincio così a delineare il progetto ESEC - Esseresingle Essere in coppia che si rivolge in particolar modo ai single over 30 ed alle coppie nascenti per sostenere una relazionalità che favorisca l'incontro, l'ascolto, la conoscenza e la reciproca accoglienza tra un uomo e una donna che vogliono continuare a credere nell'Amore, scommettendo sull’incertezza, nonostante le statistiche e a discapito delle statistiche stesse. Sempre più matrimoni falliscono e dopo un primo divorzio troppo alte sono le percentuali di recidiva con una seconda unione. E’ solo un caso? È motivo per non credere più nell’Amore o è solo l’input per accogliere una delle sfide del nostro tempo? 
L’obiettivo a medio breve termine che mi prefiggo con il percorso ESEC, parte del più ampio programma La Grammatica dell’Amore, è quello di chiarire alcuni dubbi su concetti ed aspetti importanti delle relazioni amorose (attraverso il seminario) e permettere un cambiamento di schemi comportamentali che ostacolano una sana relazionalità (workshop).

Personalmente credo nelle infinite potenzialità dell'essere umano di migliorarsi e di crescere, di cadere e rialzarsi sempre più forte e nella accurata capacità di fasciare e medicare le proprie ed altrui ferite affinchè possano essere portate nella vita come un bagaglio leggero che ci contraddistingue, come l'elemento distintivo che ci ha permesso di crescere e diventar ciò che siamo.

Auguro a quanti già hanno partecipato a seminari e/o laboratori di saper mettere in pratica i contenuti appresi e a quanti desiderano parteciparvi di trovare lo slancio per mettersi in cammino.
Il viaggio dentro se stessi è, senza dubbio alcuno, quello più avventuroso che ci possa essere.

Altre informazioni su di me, sulle iniziative che porto avanti e anche in merito al mio curriculum formativo-professionale possono essere visionate attraverso la pagina google: http://www.antonellaritacco.it/