Ci
sono persone che sono espansive, alcune sono anche molto tattili, amano il
contatto fisico, altre invece sono più restie ad avvicinarsi. Per certi aspetti
queste caratteristiche sono delle predisposizioni ma per tanti altri sono dei
comportamenti appresi sin dalla più tenera età in base alle esperienze che
facciamo della nostra corporeità (se siamo stati accarezzati, massaggiati,
coccolati) e del grado di vicinanza che possiamo sperimentare come sicuro (se
nell’esperienza personale c’è quella della fiducia, della riservatezza della
confidenzialità, tenderò ad essere più facilmente intimo con l’altro, viceversa
se l’esperienza è quella del tradimento della fiducia o della ridicolizzazione
tenderò ad essere maggiormente introverso rendendo inaccessibili emozioni e
pensieri.
Provo
ugualmente delle emozioni?
Certo
che si! Solo che la coloritura delle emozioni è molto variopinta e la stessa
emozione può essere provata a gradi diversi da persone differenti anche in
situazioni piuttosto simili. Come se avessimo dei recettori che per qualcuno si
attiva al massimo e per qualcun altro un po’ meno.
Cosa
possiamo fare?
Chi
è più propenso ad esprimere le sue emozioni sicuramente dovrà allenarsi a
leggere i dati di contesto per capire se il luogo e il momento sono quelli
opportuni e se le persone che ha di fronte possono accogliere la sua espansività.
Viceversa chi è più introverso dovrà vincere un po’ di resistenze e cominciare
a partecipare qualche aspetto di sé, dapprima agli intimi, poi pian piano anche
con gli altri tenendo sempre ben presente che con gli intimi potrà allenarsi a
dire di più di quanto dirà mai ad un conoscente o ad un collega che non sia
anche amico.
Esprimere
la propria gioia contagia anche gli altri; esprimere le proprie paure crea
condivisione e vicinanza permettendo il sostegno e l’incoraggiamento; esprimere
il proprio dolore permette l’accoglienza; esprimere il proprio disgusto
permette la definizione dei confini tra ciò che siano noi e ciò che è l’altro e
dei limiti tra ciò che condividiamo e ciò che rifiutiamo; esprimere il proprio
stupore è il grazie che diciamo all’altro per il dono che ci ha fatto.
Molto
spesso tendiamo a socializzare solo alcune delle emozioni mentre le emozioni tutte
sono la coloritura e non le sfumature della nostra esistenza. La loro espressione permette l'avvicinamento tra le persone.
Chi ha imparato ad
esprimerle vive certamente meglio e si relazione anche meglio, e in questo ci si può sempre migliorare. Attenzione
invece a non vomitarle sull’altro, potreste pentirvene e fargli molto male!
E
allora buone colorite emozioni!