26.10.15

Ciò che conta veramente è amare

Se nella tua vita avrai dato amore molto di più te ne tornerà. Se avrai amato veramente con cuore libero slegato dalle logiche del possesso dell'altro e dalla voglia di un appagamento momentaneo, libero dal bisogno di rispondere con lo sfoggio di un marito o di una moglie a chi ti brontola nelle orecchie "Ma quando ti sposi?" allora sì, te ne tornerà molto di più. Se il matrimonio non è una reazione ma una azione allora ne avrai capito il vero senso, se non è la prova del nove per dimostrare che vali, se non è il ripiego per non restare soli, se non è la misura con cui misurarti nelle relazioni sociali allora avrai capito veramente cosa vuol dire amare.


E sarai stato capace di costruire relazioni profonde e belle. Ed ogni volta che custodirai un ricordo bello, di quelli "base" per dirla alla Inside Out, sarà come un nuovo tassello di un puzzle, una nuova saldatura nelle maglie di un tessuto sociale in cui tu sei benevolmente e pacificatamente legato a tutti gli altri nell'universo. Ci hai mai pensato che un tuo sorriso può cambiare l'umore a qualcuno, che un tuo giudizio può ferirlo o bloccarlo? 
La legge naturale funziona così: fai del bene e ti ritorna del bene, se hai un secondo fine nel bene che fai la tua ricompensa l'hai già avuta. 
Single o in coppia che tu sia la regola dell'amore è la stessa per tutti: donarsi.

La misura dell'amore è amare senza misura. Non sono certa dell'attribuzione di questa frase ma ciò che so è che è un programma di vita. E' la misura di un padre che torna a casa stanco la sera, di una moglie che non si ferma mai un attimo per mandare avanti la sua prima impresa, è la misura di un fidanzato/partner che cerca di capire come sei per saper meglio prenderti/accoglierti nei tuoi momenti no, è la misura dello spazio che crei per l'altro cercando di barcamenarti alla meno peggio tra i tuoi desideri di autorealizzazione e la tua voglia di legarti a qualcuno in un rapporto di reciproca appartenenza, è la misura con cui chi fa del bene dà perché ha compreso il vero bisogno dell'altro e non si ferma al bene materiale che trasmette.


Le relazioni sono donazioni e di questo ne sono sempre più convinta, se non ci si dona non ci si ama.

Puoi donarmi il tuo cuore ma se il tuo cuore è rapito da mille impegni e lo sport e il successo e il potere, allora cosa me ne faccio?

In questo tempo ho ricevuto molte lettere da parte vostra o di chi ha frequentato i nostri corsi sull'affettività adulta e la vita mi sta offrendo alcuni incontri molto interessanti, delle gran belle occasioni di riflessione e di rivisitazione di idee e progetti, uno dei quali riguarda certamente molti di voi. Alcuni lo definiscono entrare nella propria storia, altri accettazione della propria vita, altri entrare in un progetto che è stato pensato già prima di te e che è infinitamente più bello e fruttifero di quello che tu da te stesso potresti pensare.


La nostra epoca è dei rivoluzionari, di coloro che vogliono ribaltare le convenzioni e dimostrare che si può vivere senza schemi e dottrine/insegnamenti. Facciamo giri strani e ci ritroviamo spesso allo stesso punto di partenza e poi continuiamo a girare e ci aggrovigliamo e...quanto sarebbe più semplice e lineare se invece che reagire pensassimo. Si aprirebbero spazi molto più ampi di azione che non il semplice schema di "reazione". 

Per fare le rivoluzioni, in amore come per il resto, non ci improvvisa: si studiano le mosse, le strategie, l'altro, e soprattutto si ha un piano, anche più o meno abbozzato, ma una bozza almeno ti serve. Poi farai l'esploratore e la vita diventerà avventurosa, ma intanto una traiettoria ce l'hai e non è vaga. E per avere una traiettoria hai bisogno di trovare il tuo baricentro, di credere in qualcosa. Ebbene, quello diventerà il tuo perno e diventa fondamentale essere consapevole di ciò che scegli, farà la differenza. Ti invito a leggere la storiella Cherokee a tale riguardo. Di questo si diviene consapevoli solo quando si raggiunge la cosiddetta età matura, quando sarai capace di avviare un pensiero su te stesso in cui ti osservi con tanta tenerezza e curiosità di andare a fondo nella verità di te stesso e del tuo cuore.

Ecco perché crediamo che occorra oggi una formazione all'affettività ed alla relazionalità, siamo troppo abituati a reagire più che a pensare, ad improvvisarci senza più mappe ne bussole, a schivare i colpi e le ferite di chi è disilluso e ci dimentichiamo che per costruire una relazione è importante amare, e se non mi dono non arriva amore né ritorna amore.