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25.10.14

Punta in alto! Non puntare al ribasso

Dicevamo appunto di non crogiolarti sulle esperienze passate, sulle tue ferite, sulle delusioni, sul dolore che inevitabilmente ti costringe a ripiegarti su te stesso. Chiedi a te stesso ogni giorno di guardare il lato bello di ogni situazione, anche lì dove ti ostini a dire "Non ci può essere del bello". Elwood N. Chapman nel suo noto manuale "Ottimisti si diventa" ci ricorda che ogni situazione può avere il suo lato buffo, il suo lato positivo. Un pò come le monete che hanno sempre due facce, eppure restano sempre la stessa moneta.
E allora non dire di te o della tua vita che sei insoddisfatto. Ricorda invece che puoi essere nel mondo il cambiamento che tu vuoi vedere nel mondo. E sai cosa significa?
Semplice:

  1. ogni volta che dici "Sono solo, non ho amici, anche stasera resto a casa": è una bugia! Non sei il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. A quante persone impedisci di entrare nella tua vita? Sei parte del mondo, e se sei parte del mondo la campana suona anche per te, perciò alza la cornetta e chiama quell'amico o amica che da mesi ti dice vediamoci. Smetti di ripeterti che è l'altro a dover fare il primo passo.
  2. ogni volta che dici "Tanto è inutile che ci provo, quella lì non mi si filerà mai!" bene, sappi che sei un profeta, sì, hai appena profetizzato sulla tua vita e non per il tuo bene. In gergo comune si chiama profezia che si autoavvera, e sai perchè? Perchè il tuo atteggiamento può fare la differenza. Tu per primo lo credi di avere del bello da dare o lo nascondi a te stesso ed agli altri? Se ambisci a incontrare veramente l'altro/a, mostrati esattamente per come sei e sinceramente interessato a sapere chi è l'altro/a.
  3. ogni volta che all'inizio di una nuova relazione ti dici "So già come andrà a finire, io ci provo ma..." ancora una volta stai facendo le cose senza convinzione e continui a fare ogni passo senza metterci te stesso chiedendo all'altro di darti quell'entusiasmo che da te non riesci più a darti. Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nell'altro, potremmo dire parafrasando Ghandi.
E allora caro amico/a, voglio ancora una volta ricordarti, prima di passare ad altro, che in te c'è del bello che tu stesso devi ancora scoprire, appropiartene e valorizzare. Tu, tu per primo, e poi l'altro. Fintando che guardi alle tue aree grige attirerai attorno a te persone grige. Ma poichè dentro di te porti un sogno, un sogno grande, quello del bene e del bello allora il mio invito resta quello di non puntare al ribasso, scegli per te stesso il bello e il buono. Spero ti sia chiaro che non sto parlando della persona che ti starà accanto ma di te, del bello e buono che è in te e che ogni giorno devi scegliere se vuoi attirare attorno a te persone persone altrettanto belle e buone? Ti è chiaro che non puntare al ribasso significa amarti?
Ed amarti non vuol dire vedere in te solo il bello, come se in te non ci possano essere difetti, ferite, preoccupazioni che sono invece in ogni essere umano. Amarti significa conoscerti e volerti bene, accoglierti in quelle fragilità che ti appartengono anche se tu non le vorresti, in quei difetti che sono stati sempre il punto dolente della tua vita, in quelle delusioni che ti hanno bloccato. 
Tutto questo amico caro, costituisce il bagaglio che, se vuoi, puoi decidere consapevolmente di elaborare con un sostegno psicologico o psicoterapeutico adeguato per essere una persona migliore di quello che già sei e per andare nelle strade della vita ed incontro all'altro/a con uno zaino leggero ma ben attrezzato sulle spalle.

Buon viaggio!


20.10.14

Tante scelte sbagliate.....Ricomincia da Te!!!!

Si, amico caro, è proprio così. ogni volta che cadi ti rialzi, ogni volta che prendi una strada sbagliata la correggi e così anche dopo un partner che non era quello per te puoi ricominciare.
Già, c'è un segreto, ed è quello di non lasciarsi scivolare l'accaduto addosso come se tu fossi impermeabile, non impareresti nulla da questa esperienza. E neppure lasciarti schiacciare dai rimorsi, dalla rabbia, dalle delusioni e peggio ancora dall'illusione che "se solo avesse/avessi fatto così forse poteva andare diversamente" perchè resteresti sommerso dall'idealizzazione di un qualcosa che non esiste. Esiste il come è andata della relazione, esiste il tangibile, ciò che è stato ed è. Se ti lasci schiacciare da tutto questo resti sommerso e la palestra della vita non ti sarà servita a nulla. Come lo scolaro svogliato che per punizione ha ricevuto il triplo dei compiti se ne vede sommerso e decide di non fare nulla così anche tu non affileresti i tuoi arnesi per destreggiarti sempre meglio nelle strade della vita amorosa.
Fermati invece, fermati il tempo che ti occorre per respirare, per connettere cuore e mente, viscere e pensiero. Chiediti cosa veramente è accaduto, chi era l'altro/a e cosa ti stava chiedendo veramente. E tu cosa gli stavi veramente chiedendo? Ci sono cose che a voce non diciamo, a volte le camuffiamo anche a noi stessi. In tutto ciò che facciamo esprimiamo dei bisogni e dunque delle richieste all'altro.
Chiediti cosa puoi imparare dall'accaduto, ogni incontro ci insegna qualcosa, ogni relazione ci cambia, a noi scegliere se in bene o in male. E questo dipende dagli occhiali che indossiamo, dall'atteggiamento che abbiamo, dalle ferite che ci portiamo dentro.
Ecco perchè è importante sempre ri-cominciare da te. Nel mondo dell'altro ci accedi perchè l'altro te ne da il permesso, nel tuo ci accedi perchè scegli di essere onesto con te stesso, perchè non vuoi prenderti in giro e ritrovarti a 30-40-50-60 anni e non sapere ancora chi sei.
Ricomincia da te, proprio come quand'eri bambino cadevi e ti rialzavi e se mamma non era accanto a porgerti la mano ti aggrappavi a uno stipite, ad una sedia, a qualunque cosa ma ti RIALZAVI. Se lo sapevi fare già allora cosa aspetti? Puoi farlo ancora oggi!
E DECIDI di non tenere più la testa sotto la foglia come fa la lucertola per non farsi vedere. Se dentro di te vedi qualcosa che non va prova a fare qualcosa di buono per te e se ti accorgi che il compito è più grande di te, chiedi aiuto!
Ce ne sono di vari tipi: fratelli/sorelle, amici, cugini, ex insegnanti, consulenti, medici, confessori, guide spirituali, psicologi, psicoterapeuti. Chiedi aiuto! Non siamo onnipotenti e troppo spesso per non chiedere aiuto finiamo per fingere che non ci sia nulla. Ebbene, questa è la sciocchezza più grande che tu possa fare: far finta di ignorare un problema che hai già visto.
"Si, ma io penso che si risolverà da solo." Bene, datti un tempo, una scadenza in cui verificarlo. Se da li a sei mesi le cose stanno ancora come sei mesi prima allora vuol dire che il problema c'è e tu lo stai ignorando. PRENDITI CURA DI TE!
Non ricordo chi lo dice ma si tratta di uno scrittore contemporaneo "Se non ti ami tu per primo come potrei amarti io?"

E allora prenditi cura di te, preparati a quell'incontro che tanto desideri perchè la persona che sogni di incontrare ha tutto il diritto di conoscerti e vederti per il bello che sei e non per le ceneri dei disastri passati che ti porti dentro. Che è come dire "Non è importante quello che hanno fatto di te ma quello che tu oggi fai di quello che hanno fatto di te" (J.P. Sartre). Prendi in mano la tua vita!

3.10.14

"La nostra paura più profonda"

"La nostra paura più profonda"



La nostra paura più profonda 
non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.

E' la nostra luce, non la nostra ombra, 
a spaventarci di più.

Ci domandiamo: "Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?" 
In realtà chi sei tu per NON esserlo? 
Siamo figli di Dio.

Il nostro giocare in piccolo, 
non serve al mondo.

Non c'è nulla di illuminato 
nello sminuire se stessi cosicchè gli altri
 non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini.

Siamo nati per rendere manifesta 
la gloria di Dio che è dentro di noi.

Non solo in alcuni di noi: 
è in ognuno di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere, inconsapevolmente diamo 
agli altri la possibilità di fare lo stesso.

E quando ci liberiamo dalle nostre paure, 
la nostra presenza 
automaticamente libera gli altri.

 

Nelson Mandela 



Carissimi, è con questo magnifico augurio che voglio riprendere a dialogare con voi attraverso queste pagine, affinchè sappiate che il mio desiderio più profondo è che ciascuno di voi possa essere serenamente e liberamente ciò che veramente è nella sua essenza più profonda. Perchè nessuna paura possa offuscare ciò che veramente tu sei, perchè qualunque messaggio sbagliato o di sfiducia in te tu possa aver ricevuto e assimilato, qualunque esperienza abbia segnato la tua vita tu possa esser certo che non sei la tua paura, non sei quel messaggio, non sei quella esperienza: TU SEI MOLTO DI PIU' e in te c'è molto di bene che forse tu stesso devi ancora scoprire. E allora diamoci da fare. C'è sempre un momento da cui partire per cambiare e quel momento è arrivato. 

Se ti hanno detto che così come sei non vai bene pensaci (e fallo in serenità): o ti stanno dando un consiglio per la vita e allora ti toccherà impegnarti duramente per capire cosa di te veramente devi migliorare oppure ti stanno chiedendo di compiacerli e ti servirà una buona dose di carattere per dire con fermezza che la pensi diversamente da loro.
Se ti ripetono che non ce la farai, che devi sforzarti, sbrigarti, e affannarti chiediti in cosa non ti stai impegnando fino in fondo (e sii onesto con te stesso), in quale passaggio ripetitivo e lento della tua vita ti stai intrappolando. O forse ti stanno chiedendo di fare cose che tu non puoi perchè non ti appartengono, o di realizzare i loro sogni che sono i loro e non i tuoi? Decidi dove vuoi arrivare e fai il tuo piano: nessun marinaio salperebbe senza la sua mappa stellare per orientarsi su dove sta andando e sapere quale è la via da seguire.
Se ti chiedono di fare sempre tutto per bene sappi che è dal caos che nascono le nuove invenzioni. Nessuno è perfetto e neanche tu! Ti risolleva sentirlo? E allora ricordatelo, scrivitelo da qualche parte. Ma ricordati che tutti, e dunque anche tu, siamo perfettibili, ovvero che se lo desideriamo possiamo migliorare quelle parti di noi che ci impediscono di essere persone autentiche e serene con noi stessi e con gli altri.
E allora buon lavoro! E poi raccontami come è andata....

La ripresa dopo lunga pausa

Proprio come un tempo si faceva a scuola, che il giorno dopo l'assenza si portava la giustificazione, sento di dover dire due parole sull'assenza di questo tempo. La vita può essere un programma ben scandito ma il più delle volte riservare dei fuori programma. Alcuni sono piacevoli, altri meno. Si accoglie tutto, anche perchè remare contro la vita è davvero faticoso e soprattutto si rischia di perdere nella maggioranza dei casi. Lo sa bene chi non riesce per un motivo o per un'altro ad accettare la sua situazione e così di vieta di crescervi dentro finendo per lamentarsi, lamentarsi e lamentarsi ancora invece che lasciarsi trasformare dal cambiamento che gli viene incontro.
Non sto a raccontarvi nel dettaglio ma vi dico che la vita mi si è rivoluzionata e ne sono felice e voglio anche dirvi che vi ho pensati e che non vedevo l'ora di riprendere a scrivervi.
Il tempo trascorso non è trascorso invano e confido a breve di darvi belle news.
Per ora torniamo al lavoro e sotto a chi tocca per chi vuol fare le sue osservazioni, le sue domande, le sue proposte per rendere questo blog sempre più diretto ed efficace al fine di toccare i temi che vi stanno più a cuore.
Un caro saluto a ciascuno da qualunque angolo del mondo mi seguiate!

21.10.13

Ci credi nell'amore?

Ehi tu! Dico a te! Cosa pensi dell'Amore? 

Credi che esista, che sia solo una montatura cinematografica o meglio ancora una trovata commerciale, credi che sia un fuoco di paglia, credi che “c'è, esiste, non si vede e ti sta aspettando”?!
Che idea ti sei fatta di Lui: di quel simpatico puttino alato che se ne va in giro con arco e frecce e non si sa mai se tira bene la mira oppure no?
Dicono che sia cieco, allora come fa a tirar frecce per far accoppiare le persone. Io, questi miti, proprio non li capisco!!! E tu?


Ti racconto una storia, leggila piano....

La FOLLIA decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei. Dopo il caffè, la FOLLIA propose: "Si gioca a nascondino?". "Nascondino? Che cos'è?" domandò la CURIOSITA' "Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete quando avrò terminato di contare, vi cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare". Accettarono tutti ad eccezione della PAURA e della PIGRIZIA. "1.. 2.. 3.. - la FOLLIA cominciò a contare. La FRETTA si nascose per prima, dove le capitò. La TIMIDEZZA, timida come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi. La GIOIA corse in mezzo al giardino. La TRISTEZZA cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi. L'INVIDIA si unì al TRIONFO e si nascose accanto a lui dietro un sasso. La FOLLIA continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano. La DISPERAZIONE era disperata vedendo che la FOLLIA era già a novantanove. CENTO! - gridò la FOLLIA - Cominciò a cercare...la prima ad essere trovata fu la CURIOSITA', poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto. Guardando da una parte, la FOLLIA vide il DUBBIO sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto. E così di seguito scoprì la GIOIA, la TRISTEZZA, la TIMIDEZZA. Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: "Dov'è L'AMORE ?". Nessuno l'aveva visto. La FOLLIA cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce. Ma non trovò l'AMORE. Cercando da tutte le parti, la FOLLIA vide un roseto, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido. Era l'AMORE, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio. La FOLLIA non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l'AMORE per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre. L'AMORE accettò le scuse. 
OGGI L'AMORE E' CIECO E LA FOLLIA LO ACCOMPAGNA SEMPRE.


Tutte queste emozioni ed i comportamenti ad esse correlati esistono veramente e chissà quante volte nella tua vita ti sarai riconosciuto con uno di questi atteggiamenti.
Come ti comporti di fronte all’amore? Sei timido/a e ti nascondi velocemente cercando di non farti scoprire; sei “folle”e distratto e finisci per ferire l’altro anche senza volerlo; come la paura e la pigrizia ti tiri indietro “troppa fatica”, "chi me lo fa fare!"; come la curiosità e la fretta ti lanci troppo presto e senza badare ai particolari; come la tristezza e la disperazione ti fai prendere dall’emozione oppure resti intrappolato/a nel dubbio?

E' gustando la gioia piena della relazione che l’amore farà capolino dal suo nascondiglio!

23.9.13

Meglio soli che male accompagnati?

Durante un viaggio di qualche tempo fa incontrai due signore che mi conoscevano sin da ragazzina, entrambe sposate ed entrambe con figli. Mi chiesero come stavo e se ero fidanzata, risposi di no e si stupirono. 
Qualche istante di silenzio e poi... la prima, per superare l'imbarazzo di non saper come proseguire aggiunse tentando un'espressione di complicità ammicchevole sul volto "Meglio così! In questo modo sei libera di fare ciò che vuoi". La seconda signora a questo punto non può più tacere e interviene "E' un esperienza che devi fare, se hai al fianco la persona giusta si condivide ogni cosa, nel bene e nel male e c'è tanta gioia".
A chi delle due daresti ragione?
Un input per farti un idea lo trovi nella "antica storia Cherochee" pubblicata sulla barra laterale dell'home page, almeno per spiegarti come mai ci possano essere posizioni tanto diverse sulla stessa situazione.

Quante volte anche tu ti sei trovato a vivere situazioni in cui nell'altro hai letto l'imbarazzo del non saper che dirti e subito dopo hai ascoltato frasi dette così, solo per riempire l'etere ma che hanno un grande ascendete sui pensieri che interiorizziamo, le idee che ci facciamo?


Ognuno ti indica il suo personale sentiero e ci vuole molta saggezza per lasciare a ciascuno la possibilità di farsi la sua personale opinione e molta determinazione per CONCEDERSI di invertire la rotta.
Se ritieni che anche per te sia necessario passare dalla posizione della prima signora a quella della seconda, VIENI E VEDI! Il programma ESEC fa per te.
"Essere single Essere in coppia" altrimenti noto come AMORE E'... ha l'obiettivo di svelare i retroscena dell'amore, di frenare le illusioni, di imparare dalle tue cicatrici, di toglierti le bende e vederci chiaro, di preparare la strada all'amore che non è ancora arrivato e di rinforzarne i bordi per quello che hai incontrato già.



Mi presento!

Ci presentiamo: io ed ESEC

Mi chiamo Antonella Ritacco e sono una psicologa e psicoterapeuta ad orientamento pluralistico integrato. Vivo e lavoro a Roma e nel mio percorso professionale e di vita sono arrivata a chiedermi il perchè di tanti single adulti nella nostra epoca. Sono molti quelli che “scelgono” (se di scelta si può parlare) questo status, almeno per un certo periodo di tempo; moltissimi lo subiscono e lo rifiuterebbero se solo ne avessero la possibilità.
Cosa è accaduto di così “terribile” perché le nuove generazioni non riconoscono più i codici insiti nell’organismo per riconoscere e vivere l’amore umano? Quali e quante sofferenze gratuite ci infliggiamo?

A partire da queste domande ho deciso di integrare vari saperi e sapienze: da Z. Bauman ho appreso il concetto di società liquida e amore liquido, proprio del nostro tempo. Da E. Berne ho appreso la stratificazione Adulto-Genitore-Bambino attraverso la quale ci sviluppiamo e connaturiamo il nostro modo di essere. Dalla terapia gestaltica di F. Perls ho appreso che il nostro corpo ha la memoria di un elefante e ricorda ogni cosa che la nostra mente dimenticherebbe e l’importanza del qui e ora della relazione. Da C. Rogers ho appreso che in ciascuno esiste un elevato potenziale che si può esprimere solo in un ambiente favorevole e che in noi opera una tendenza attualizzante che spinge la persona a desiderare di essere ciò che può essere. E molti altri autori, pensatori e filosofi del nostro tempo e dei tempi passati sono stati messi a confronto per rispondere a questi interrogativi. 

Nel 2010 comincio così a delineare il progetto ESEC - Esseresingle Essere in coppia che si rivolge in particolar modo ai single over 30 ed alle coppie nascenti per sostenere una relazionalità che favorisca l'incontro, l'ascolto, la conoscenza e la reciproca accoglienza tra un uomo e una donna che vogliono continuare a credere nell'Amore, scommettendo sull’incertezza, nonostante le statistiche e a discapito delle statistiche stesse. Sempre più matrimoni falliscono e dopo un primo divorzio troppo alte sono le percentuali di recidiva con una seconda unione. E’ solo un caso? È motivo per non credere più nell’Amore o è solo l’input per accogliere una delle sfide del nostro tempo? 
L’obiettivo a medio breve termine che mi prefiggo con il percorso ESEC, parte del più ampio programma La Grammatica dell’Amore, è quello di chiarire alcuni dubbi su concetti ed aspetti importanti delle relazioni amorose (attraverso il seminario) e permettere un cambiamento di schemi comportamentali che ostacolano una sana relazionalità (workshop).

Personalmente credo nelle infinite potenzialità dell'essere umano di migliorarsi e di crescere, di cadere e rialzarsi sempre più forte e nella accurata capacità di fasciare e medicare le proprie ed altrui ferite affinchè possano essere portate nella vita come un bagaglio leggero che ci contraddistingue, come l'elemento distintivo che ci ha permesso di crescere e diventar ciò che siamo.

Auguro a quanti già hanno partecipato a seminari e/o laboratori di saper mettere in pratica i contenuti appresi e a quanti desiderano parteciparvi di trovare lo slancio per mettersi in cammino.
Il viaggio dentro se stessi è, senza dubbio alcuno, quello più avventuroso che ci possa essere.

Altre informazioni su di me, sulle iniziative che porto avanti e anche in merito al mio curriculum formativo-professionale possono essere visionate attraverso la pagina google: http://www.antonellaritacco.it/